27 novembre 2024 – 09:01
Dopo un lungo periodo di detenzione preventiva, durato tre anni e mezzo tra carcere e arresti domiciliari, l’avvocata Maria Rita Bagal è finalmente tornata in libertà ieri mattina. Originaria di Aosta, la professionista era stata coinvolta insieme al marito e collega Andrea Giunti nell’inchiesta Alibante condotta dalla procura antimafia di Catanzaro per presunta associazione mafiosa. Le accuse mosse nei confronti della coppia riguardano proprio il reato di associazione mafiosa.Il caso risale a maggio del 2021, quando Bagal fu arrestata insieme ad altre 17 persone. Solo a gennaio del 2022 le porte del carcere si aprirono per lei, dopo che la procura decise di impugnare il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. Dopo oltre due lunghi anni trascorsi dietro le sbarre, ad aprile di quest’anno l’avvocata fu posta agli arresti domiciliari.Oggi, grazie all’istanza presentata dal suo difensore legale Aldo Ferrero, il tribunale ha revocato la misura cautelare permettendo alla professionista di riacquistare la propria libertà. Questo nuovo sviluppo segna una svolta nella vicenda giudiziaria che ha visto Maria Rita Bagal combattere per dimostrare la propria innocenza e riottenere la fiducia nel sistema giudiziario.Nonostante le difficoltà affrontate durante questi lunghi anni di procedimento legale, l’avvocata si è mostrata determinata e coraggiosa nel difendere la propria reputazione e professionalità. Ora che è finalmente libera, potrà riprendere la sua attività forense con rinnovato impegno e dedizione verso la giustizia.Il ritorno in libertà di Maria Rita Bagal rappresenta non solo una vittoria personale ma anche un messaggio di speranza per tutti coloro che si trovano ingiustamente coinvolti in vicende giudiziarie complesse e delicate. La sua storia dimostra che con perseveranza e fiducia nella legalità è possibile superare anche le prove più difficili e riconquistare la propria dignità e integrità professionale.