15 marzo 2024 – 13:34
Il Presidente Sergio Mattarella, in un discorso toccante sulla distruzione dell’abbazia di Montecassino durante la Seconda Guerra Mondiale, sottolinea il tragico costo umano e culturale di quegli eventi, richiamando alla mente le attuali crisi in corso a Gaza e in Ucraina. Egli esorta a fermare gli eccessi reazionari e interrompere il ciclo nefasto di violenza e sopraffazione che alimenta il terrorismo. L’appello alla pace lanciato dal Capo dello Stato si concentra sulla necessità di una pace giusta a Kiev, sottolineando il ruolo costruttivo dell’Italia nel dialogo internazionale e nella cooperazione tra le nazioni.Mattarella evidenzia l’importanza dell’articolo 11 della Costituzione italiana che condanna la guerra come strumento lesivo della libertà altrui e invita all’abbandono dei conflitti armati per risolvere le controversie internazionali. Questo richiamo etico trova eco nelle recenti condanne all’aggressione russa in Ucraina, ribadendo la necessità di una Europa più attiva nel promuovere una pace basata sulla dignità e la libertà.L’invito del Presidente italiano rappresenta un cambio di tono rispetto alle posizioni precedenti, manifestando un senso di sgomento per l’apparente impossibilità di trovare soluzioni durature in Medio Oriente e nell’est europeo. Il suo discorso è stato calorosamente accolto dalla popolazione locale di Cassino, città martire simile a Coventry e Dresda, che ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra.