Mattarella: Speriamo che il buon senso prevalga tra USA e Europa

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Ieri, durante l’evento commemorativo, Sergio Mattarella ha fatto una sosta nello stand della Coldiretti, dove si sono radunati molti giovani curiosi e preoccupati per la situazione mondiale. Tra loro, un giovane ha espresso all’Esercizio di Stato le proprie preoccupazioni relative alla decisione dell’amministrazione Trump di introdurre dazi su alcune importazioni statunitensi.Il presidente della Repubblica ha ascoltato con interesse l’interlocutore e gli ha detto: “Speriamo che il buon senso prevalga”. La frase del capo dello Stato è stata accolta da un mormorío di approvazione da parte della folla radunata nello stand, che sembrava condividere l’ottimismo espresso dal Presidente.Il gesto del Capo lo Stato in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma ha evidenziato l’importanza della commemorazione, e di come la sua presenza a Villa Pamphili possa servire da ricordo della fondazione della CEE. Una tappa storica che aveva il suo obiettivo nell’intensificare i commerci all’interno dell’Europa.La visita del Presidente si è svolta nello stesso luogo in cui, ormai 65 anni fa, la Comunità Economica Europea vide la luce. Questo evento storico ebbe il suo fondamento su ideali e obiettivi percepiti come prioritari dai Paesi europei. Al di là dell’obiettivo dell’intensificazione dei commerci all’interno dell’Europa, alla base della CEE ci sono le idee e i concetti che hanno fatto da volano allo sviluppo della nostra società moderna.E ancora oggi, la sua presenza a Villa Pamphili è un riconoscimento da parte del Capo dello Stato all’importanza di questi eventi nella storia dell’Unione europea. Non solo dei Trattati di Roma ma anche degli altri eventi storici che hanno contraddistinto le vicende italiane e che hanno lasciato una profonda impronta sulla società contemporanea.Il presidente Mattarella ha espresso il suo consenso per questa manifestazione ricordando a tutti l’importanza del buon senso nella società moderna, che vive nel timore di possibili guerre commerciali. Nonostante l’esistenza della paura e delle incertezze, la sua frase finale rivela un ottimismo inconfondibile e chiarisce come questo atteggiamento sia la vera speranza per il futuro dell’Europa.E se è vero che non ci sono ancora molte garanzie che l’amministrazione Trump si ricreda sulla decisione di introdurre dazi, almeno dal canto del Presidente della Repubblica, si respira un clima di ottimismo. È necessario, anzi fondamentale per la nostra società, avere fede in un futuro migliore, che sia la proiezione di speranza e non solo preoccupazione.E in ogni caso, la visita del Capo dello Stato a Villa Pamphili è stata l’occasione perfetta per far ripensare a noi stessi sulla nostra identità e sui nostri obiettivi, sottolineando la necessità di dare nuovamente vita ai Trattati di Roma e ricordarci le basi su cui è costruita la nostra società.

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