I fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori di Acerra, sono stati oggetto di un nuovo maxi sequestro da 200 milioni di euro. Questi imprenditori operano in diversi settori economici, tra cui la gestione del recupero, smaltimento e riciclaggio di rifiuti urbani e industriali. La notifica del provvedimento è stata effettuata dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli insieme a un ordine di dissequestro e restituzione emesso dalla Cassazione.Il decreto di sequestro è stato emesso dalla sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura. Questa azione rappresenta un ulteriore passo nel tentativo delle autorità competenti di contrastare il fenomeno dell’illegalità nel settore dei rifiuti e garantire il rispetto delle normative ambientali.I Pellini sono da tempo al centro delle indagini per presunte attività illecite legate allo smaltimento dei rifiuti, e questo nuovo sequestro conferma l’attenzione costante delle istituzioni verso le attività illegali che minano non solo l’economia ma anche l’ambiente circostante.La lotta contro l’illegalità ambientale è una sfida importante per tutelare il territorio e la salute dei cittadini, ed è fondamentale che le autorità continuino a vigilare attentamente su chiunque si macchi di comportamenti scorretti. Il sequestro dei beni dei Pellini rappresenta quindi un segnale forte da parte della magistratura nei confronti di coloro che arrecano danni all’ambiente e alla legalità economica.
Maxi sequestro da 200 milioni di euro per imprenditori di Acerra: un duro colpo all’illegalità ambientale.
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