Mercati europei in crescita, Wall Street incerta, Milano registra un aumento del 1,1% nella giornata di oggi.

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15 febbraio 2024 – 16:11

Le principali borse europee accelerano, nonostante gli indici contrastati degli Stati Uniti (Dow Jones +0,42% e Nasdaq -0,38%), a causa della cautela espressa dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, riguardo al taglio dei tassi. Milano registra un aumento dell’1,1%, Parigi dello 0,9%, Francoforte dello 0,56% e Londra dello 0,44%, mentre Madrid mostra una debolezza (-0,1%). Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali sale a 149 punti, con il rendimento annuo italiano che scende di 4,7 punti al 3,79% e quello tedesco di 2,5 punti al 2,3%. Sono fonte di preoccupazione il nuovo rallentamento del Pil nel Regno Unito che si avvicina alla recessione tecnica, l’aumento inaspettato delle richieste continue di sussidi negli Stati Uniti e la diminuzione delle vendite al dettaglio in gennaio (-0,8%).Il dollaro è debole rispetto all’euro (0,92) e alla sterlina (0.79), mentre il prezzo del greggio registra un lieve aumento (Wti +0.31% a $76.88 al barile). Nel frattempo il gas naturale continua a salire (+1.92% a €25.33 al MWh) sulla piazza Ttf di Amsterdam.Gli effetti positivi sui conti si riflettono su Stellantis (+5.56%), Renault (+5.44%) e Commerzbank (+5.1%). Anche nel settore automobilistico brillano Volvo (+2.37%), Mercedes (+1.68%) e Ferrari (+1.55%). Prysmian si distingue (+4.39%) grazie a un contratto record da 5 miliardi in Germania, mentre nel settore del lusso Moncler (+3.12%) ed Hermes (+2.35%) mostrano una buona performance, ma Cucinelli rimane più cauta (+0.7%). Nel comparto petrolifero si osservano variazioni: Saipem registra un aumento del 1.41%, Shell (-2.55%) subisce un declassamento della raccomandazione a “hold” da parte degli analisti di Berenberg, TotalEnergies (-2.15%), Bp (-2.79%) ed Eni (-0.26%). I titoli bancari sono deboli: Banco Bpm (-2.97%), dopo l’uscita della Fondazione Crt dal suo capitale, Unicredit (-0.34%), Bper (-1.22%) ed Mps (-0.9%). In controtendenza si distinguono Intesa (+0.3%), Barclays (+1.4%) e NatWest (+3,49%) in vista dei risultati finanziari.

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