Mercato finanziario a rischio: le borse asiatiche chiudono in rosso per la guerra commerciale

La seduta di chiusura delle borse asiatiche si è conclusa in segno di allarme, con un’andamento negativo dominato dai timori relativi alla guerra commerciale scatenata dall’annuncio dei dazi su autovetture da parte del presidente statunitense Donald Trump. Il clima di insicurezza ha condizionato pesantemente la quotazione dei titoli di alcuni dei principali gruppi automobilistici giapponesi, come Toyota (-2%), Honda (-2,5%) e Nissan (-1,7%). Questo andamento, in combinazione con la stabilità del cambio del yen rispetto al dollaro a 150,40, ha contribuito a creare un quadro economico incerto.Le borse di Seul hanno chiuso a -1,4%, mentre le borse positive della giornata sono state quelle di Hong Kong (+0,7%) e Mumbai (+0,4%). Tuttavia, i listini cinesi sono stati deludenti, con Shanghai in lieve aumento (+0,1%) e Shenzhen quasi immobile (-0,1%).L’attenzione è focalizzata sui dati macroeconomici previsti per gli Stati Uniti, tra cui il Pil del quarto trimestre, la bilancia commerciale, i sussidi di disoccupazione e l’indice manifatturiero Fed Kansas City. Questo quadro di dati importanti può influire pesantemente sul corso delle azioni dei titoli statunitensi.Parallela a queste previsioni macroeconomiche, è in programma un’importante serie di interventi dei componenti della Bce (Banca Centrale Europea) tra cui De Guindos, Villeroy e Schnabel. Gli aspetti chiave del loro dibattito saranno probabilmente le prospettive per la crescita economica globale, specialmente quella statunitense.Il quadro economico internazionale è complesso e in costante evoluzione. Le mosse politiche dei leader di diverse nazioni, come l’annuncio dei dazi su autovetture da parte di Trump, hanno un impatto significativo sul mercato finanziario globale.