Durante il Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli, la premier Giorgia Meloni ha evidenziato l’importanza di distinguere tra migranti legali e illegali, sottolineando come questi ultimi rappresentino una minaccia per coloro che rispettano le leggi. In Italia, negli ultimi anni, la presenza di un elevato numero di migranti irregolari ha limitato la possibilità di accogliere quantità significative di migranti regolari. La Meloni ha denunciato il ruolo delle organizzazioni criminali che cercano di controllare chi può o non può entrare nel Paese, a discapito della legalità e della sicurezza nazionale.Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha adottato decreti flussi per tre anni consecutivi al fine di regolare e ampliare le quote per l’ingresso dei migranti, con particolare attenzione alle nazioni che collaborano attivamente nella lotta contro i trafficanti di esseri umani. Questa politica mira a favorire una migrazione regolare e controllata, contrastando al contempo il fenomeno dell’immigrazione illegale gestita da reti criminali.La premier ha ribadito l’impegno del suo governo nel garantire un’accoglienza dignitosa ai migranti regolari che rispettano le leggi italiane e contribuiscono alla crescita economica e sociale del Paese. Allo stesso tempo, è stata enfatizzata la necessità di contrastare con determinazione ogni forma di sfruttamento e violenza nei confronti dei migranti, promuovendo politiche basate sui valori dell’integrazione e del rispetto reciproco.In un contesto internazionale sempre più complesso e caratterizzato da flussi migratori in costante aumento, la Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Stati nel gestire con responsabilità e solidarietà la questione delle migrazioni. Solo attraverso un approccio concertato e basato sui principi della legalità e dell’umanità sarà possibile affrontare le sfide legate alla mobilità globale delle persone in modo efficace ed equo per tutti i soggetti coinvolti.
Migrazione: Meloni distingue tra regolari e illegali, contrasto alle reti criminali
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