Nell’immagine mentale che ci si forma della criminalità organizzata, i giovani vengono talvolta rappresentati come siano gli unici attori coinvolti nelle retate poliziesche per traffico di droga. Ma la realtà è ben diversa e le indagini condotte dalla polizia stradale di Bologna hanno portato alla luce una storia molto diversa da questa rappresentazione. La scena della “cattura” si è giocata sull’Autostrada A1 Milano-Napoli in direzione Firenze, dove la pattuglia incrociava un giovane di 22 anni, con origine straniera e provenienza incerta. Sebbene non avesse precedenti penali in Italia e fosse ancora irregolare nel Paese, il giovane aveva già una pessima reputazione al volante: è stato fermato dopo aver mostrato segni evidenti di nervosismo alla guida. Allorché ha consegnato la patente, la guardia ha avvertito l’odore tipico della sostanza stupefacente nascosta nel bagaglio, dove sono stati rinvenuti 600 panetti di hashish e 850 euro in contanti, unitamente a due telefoni. L’arresto del giovane è stato motivato per “detenzione ai fini di spaccio”.