giovedì, 22 Maggio 2025
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Madonna del Velo a Niguarda: Arte e Cura si Incontrano

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La *Madonna del Velo*, copia settecentesca dal celebre dipinto di Raffaello Sanzio, giunge a risiedere temporaneamente nel blocco Sud dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda, in un gesto che segna l’apertura di un nuovo capitolo nella valorizzazione del patrimonio artistico milanese e nella concezione stessa di cura. L’opera, normalmente custodita negli spazi espositivi della Pinacoteca di Brera e concessa in prestito dall’Arcivescovado, rappresenta il primo tassello tangibile dell’accordo “L’Arte che Cura”, una sinergia innovativa tra l’istituzione breriana e la Fondazione Ospedale Niguarda, volta a integrare l’esperienza estetica nella dimensione sanitaria. Ne seguiranno, a rotazione, ulteriori opere provenienti dal patrimonio della Braidense.La presenza di opere d’arte all’interno di Niguarda non è un evento recente. Anzi, affonda le sue radici nel 1940, quando l’ospedale, subito dopo l’inaugurazione, si guadagnò il soprannome evocativo di “Città dell’Arte”. Questa denominazione non era un mero atto di celebrazione estetica, ma un’espressione concreta di una visione che concepiva l’ospedale come un luogo non solo di assistenza medica, ma anche di arricchimento culturale, capace di offrire al paziente e al personale un ambiente stimolante e ristoratore. Come ha sottolineato il Presidente della Fondazione Ospedale Niguarda e Direttore Generale ASST Grande Ospedale Niguarda, Alberto Zoli, questo legame profondo con l’arte si rinnova e si rafforza oggi, in linea con un approccio “One Health”. L’espressione “One Health” non si limita alla cura del singolo individuo, ma abbraccia una visione olistica che considera la salute umana intrinsecamente legata al benessere degli ecosistemi, degli animali e dell’ambiente circostante. In questo contesto, l’ospedale non è più concepito solo come un luogo di guarigione fisica, ma come un ambiente complesso, un vero e proprio organismo vivente, la cui “salubrità” è alimentata non solo da standard igienico-sanitari impeccabili, ma anche dalla bellezza estetica che lo permea. La pittura, la scultura, la musica, diventano elementi costitutivi di un ambiente terapeutico, capaci di stimolare la creatività, ridurre lo stress e promuovere il benessere emotivo.L’iniziativa “L’Arte che Cura” si inserisce in un programma più ampio di eventi culturali promossi dalla Fondazione Ospedale Niguarda, come ha annunciato il segretario Riccardo Bertollini. Tra questi, spiccano la cena di raccolta fondi per il progetto “Sport per Crescere”, prevista per il 23 giugno presso il Centro Ippico “Vittorio Di Capua”, e la serata esclusiva al Teatro alla Scala, in programma per il 30 marzo 2026. Questi eventi non solo contribuiscono a sostenere progetti sociali importanti, ma rappresentano anche un’opportunità per avvicinare il pubblico al mondo dell’arte e della cultura, rafforzando il legame tra l’ospedale e il territorio. La *Madonna del Velo*, quindi, non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di un approccio innovativo alla cura e alla cultura, un ponte tra la tradizione artistica e la medicina contemporanea.

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