L’onda d’urto dell’alluvione del 22 settembre ha colpito duramente il tessuto sociale ed economico di numerosi comuni tra le province di Monza e Como, scatenando una reazione coordinata da parte delle amministrazioni locali.
I sindaci, consapevoli della portata devastante dell’evento e dell’urgenza di un intervento straordinario, hanno avviato congiuntamente le procedure necessarie per formalizzare la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte della Regione Lombardia e, conseguentemente, del Governo nazionale.
Questa iniziativa congiunta, guidata dai sindaci di Cesano Maderno (Gianpiero Bocca), Meda (Luca Santambrogio), Seveso (Alessia Borroni), Lentate sul Seveso (Laura Ferrari), Cabiate (Maria Pia Tagliabue), Bovisio Masciago (Giovanni Sartori), Barlassina (Paolo Vintani) e Carimate (Roberto Allevi), rappresenta un atto di responsabilità collettiva volto a garantire una risposta tempestiva ed efficace alle esigenze della comunità.
Il processo si articola in una fase cruciale di rilevazione dei danni.
Ogni comune si impegna a raccogliere meticolosamente le segnalazioni dei cittadini e delle imprese, documentando l’entità delle perdite subite.
Questo inventario dettagliato costituirà la base per una quantificazione precisa dei costi complessivi e per la successiva elaborazione di un piano di interventi mirati.
Per facilitare la partecipazione attiva dei cittadini e delle attività produttive, i moduli di segnalazione sono disponibili in formato digitale sul sito web di ciascun comune.
La compilazione e l’invio di questi form sono subordinati a scadenze precise: il 26 settembre 2025 alle ore 10:00 per il Comune di Cesano Maderno, e il 29 settembre 2025 alle ore 10:00 per tutti gli altri comuni coinvolti.
Queste tempistiche rigorose sono funzionali a garantire la tempestività dell’istruttoria e l’immediata attivazione delle misure di soccorso.
Oltre alla mera quantificazione dei danni materiali, l’iniziativa mira a cogliere l’impatto più ampio dell’alluvione, considerando le conseguenze psicologiche e sociali sulla popolazione.
I sindaci sottolineano che la richiesta di stato di calamità naturale non è solo una procedura burocratica, ma un atto di riconoscimento della sofferenza e delle difficoltà incontrate dalla comunità.
Il riconoscimento formale da parte delle istituzioni competenti apre la strada a una serie di benefici, tra cui l’accesso a finanziamenti specifici per la ricostruzione, agevolazioni fiscali e contributi per la ripresa delle attività economiche.
La collaborazione sinergica tra i comuni e la Regione Lombardia è un elemento fondamentale per affrontare questa emergenza complessa.
I sindaci si propongono come portavoce delle istanze della cittadinanza, impegnandosi a garantire la trasparenza del processo e a monitorare l’implementazione delle misure di soccorso.
L’obiettivo primario è restituire alla comunità la stabilità e la fiducia necessarie per affrontare il futuro, superando le ferite causate da questa calamità naturale.