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Bergamo, vittoria Fit-Cisl: retribuzioni festività in Amazon al centro

La recente sentenza del Tribunale di Bergamo, accolta a seguito di un ricorso presentato da Fit-Cisl, apre un capitolo significativo nel panorama dei diritti dei lavoratori del settore logistico, con ripercussioni potenzialmente rilevanti per migliaia di dipendenti di Amazon Italia.

La pronuncia, che riguarda primariamente i 400 lavoratori di Amazon Italia Transport di Casirate d’Adda e i 400 dipendenti della logistica di Cividate al Piano, solleva un interrogativo cruciale: la corretta retribuzione delle festività lavorate.
La vicenda affonda le sue radici in una disparità di trattamento esistente all’interno del gruppo Amazon.
Mentre i lavoratori del ramo “Amazon Italia Transport” percepivano unicamente la maggiorazione per le festività, quelli del settore logistico ricevevano una retribuzione corrispondente a 1/26 della paga.

Questa differenza, contestata da Fit-Cisl, si configura come una violazione del diritto dei lavoratori a ricevere un compenso adeguato per il lavoro svolto nei giorni festivi, un diritto sancito da normative contrattuali e interpretazioni giurisprudenziali.

L’azione legale intrapresa da Fit-Cisl, sostenuta dall’Ufficio Vertenze della Cisl e dall’avvocato Valentina Ponte, non si limita a una rivendicazione salariale isolata.
Essa apre un dibattito più ampio sulla necessità di garantire uniformità di trattamento all’interno di un’azienda multinazionale, evitando disparità che possono pregiudicare la dignità e il benessere dei lavoratori.
La vittoria in tribunale non è solo un successo per la Fit-Cisl, ma una pietra miliare nella tutela dei diritti sindacali e nella ricerca di un modello di lavoro più equo e trasparente.

La sentenza rappresenta un precedente importante, estendibile, come suggerito dal sindacato, a circa 15.000 lavoratori in tutta Italia, inclusi i dipendenti di Cividate al Piano e i loro omologhi dislocati sul territorio nazionale.

L’impatto finanziario per Amazon, in termini di risarcimenti dovuti per le festività non retribuite correttamente dal 2020 ad oggi, potrebbe essere considerevole, richiedendo una revisione dei sistemi di calcolo salariale e una ridefinizione delle politiche aziendali in materia di retribuzione.

La peculiarità dell’azione legale è emersa con particolare forza quando, ad agosto 2024, Fit-Cisl si è mossa in solitaria rispetto alle altre sigle sindacali, dimostrando un impegno determinato a difendere i diritti dei propri iscritti.
Questa iniziativa coraggiosa ha dato ragione alla posizione del sindacato, evidenziando l’importanza di un’azione sindacale proattiva e indipendente.
La sentenza ora impone ad Amazon di procedere al ricalcolo retroattivo delle retribuzioni relative alle festività lavorate, un processo complesso che richiederà un’attenta gestione e una comunicazione trasparente con i lavoratori.

L’evento segna un punto di svolta nella relazione tra sindacato e azienda, ponendo le basi per un dialogo costruttivo volto a prevenire future controversie e a garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori.

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