cityfood
cityeventi
venerdì 14 Novembre 2025

Caso Sempio: l’avvocato Lovati rivela un pagamento sospetto.

La testimonianza dell’avvocato Massimo Lovati, rilasciata alle porte del tribunale di Brescia, getta nuova luce sulle intricate dinamiche che hanno portato all’archiviazione del caso Sempio e coinvolgono figure chiave dell’amministrazione giudiziaria.

Lovati, interrogato dai pubblici ministeri nell’ambito dell’inchiesta in corso, ha confermato di aver agito come intermediario nella consegna di una somma di quindicimila euro, proveniente dall’avvocato Sergio Soldani, con destinazione ignota, ma presumibilmente collegata alle vicende che hanno portato all’archiviazione del caso Sempio.

La dichiarazione, apparentemente semplice, apre un abisso di interrogativi.

Lovati precisa di non aver mai richiesto la somma, ma di aver operato su istruzione di Soldani, fungendo da tramite per il trasferimento del denaro.

Questa circostanza solleva interrogativi cruciali: quale fosse il reale scopo del pagamento? Chi fosse il beneficiario finale? E, soprattutto, quale fosse il legame tra Soldani e le decisioni prese nella gestione del caso Sempio, che avrebbero portato all’archiviazione della posizione di Andrea Sempio.
La questione cruciale verte ora sulla tracciabilità dei fondi.

Lovati, con un’ammissione che suona quasi come un’ironica constatazione, dichiara di non conoscere la loro destinazione finale.
“Dove sono finiti i soldi dei Sempio? Ma che ne so? Non lo so.
Io so quello che han dato a me,” ha affermato l’avvocato, accentuando l’ombra di opacità che avvolge l’intera vicenda.

L’inchiesta bresciana, ormai al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, si configura come un’indagine complessa che mira a svelare una potenziale rete di corruzione e favoritismi all’interno del sistema giudiziario.

La figura dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, è al centro delle accuse, con sospetti di aver agito in cambio di indebite utilità per influenzare l’esito del caso Sempio.

La testimonianza di Lovati, sebbene limitata alla sua funzione di intermediario finanziario, rappresenta un tassello fondamentale per ricostruire il quadro completo delle dinamiche in gioco.
Le sue dichiarazioni, unitamente alle successive indagini, potrebbero portare alla luce responsabilità in precedenza inespresse e contribuire a fare luce su una vicenda che ha scosso la fiducia nel sistema giudiziario e sollevato interrogativi sulla sua imparzialità e trasparenza.
L’impatto di questa vicenda si estende ben oltre i confini del caso Sempio, poiché tocca temi fondamentali quali l’indipendenza della magistratura e la necessità di garantire l’integrità del processo giudiziario.

- pubblicità -
- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap