Dopo un’estenuante ricerca durata diversi giorni, si è conclusa con esito positivo il caso dell’escursionista scomparso nella zona montana di Entracque, in provincia di Cuneo.
Il ritrovamento, avvenuto nei pressi delle acque cristalline del Lago Bianco dell’Agnel, testimonia la perseveranza e la competenza del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, che ha impiegato squadre a terra e mezzi aerei in un’operazione complessa e delicata.
L’uomo, che aveva affrontato due notti in condizioni ambientali avverse, è stato trovato in sorprendente stato di salute.
Sebbene provato dalla stanchezza e dalla mancanza di risorse, il suo ritrovamento ha sorpreso gli operatori, che si sono immediatamente attivati per garantirgli l’assistenza necessaria.
L’elicottero dei Vigili del Fuoco, dotato di personale sanitario specializzato, ha provveduto al suo prelievo dal terreno impervio, trasportandolo al centro di coordinamento delle operazioni di ricerca, situato a Entracque, per una valutazione medica approfondita.
Questo episodio sottolinea l’importanza cruciale delle procedure di sicurezza nell’escursionismo, soprattutto in aree montane caratterizzate da un terreno spesso accidentato e imprevedibile.
La capacità di orientamento, la preparazione fisica e l’equipaggiamento adeguato rappresentano elementi fondamentali per affrontare in sicurezza le escursioni in montagna.
Inoltre, il successo di questa operazione di soccorso evidenzia l’efficacia della collaborazione tra diverse realtà: il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e il personale sanitario, tutti uniti nell’impegno a proteggere la vita umana e a rispondere prontamente alle emergenze in ambiente alpino.
Il caso di Entracque non è solo una storia di ritrovamento, ma anche un monito sulla responsabilità individuale e sulla necessità di un’adeguata preparazione per chiunque decida di esplorare la bellezza e le sfide del territorio montano.
La prontezza del soccorso alpino, con le sue competenze specifiche e l’utilizzo di tecnologie avanzate, ha permesso un intervento tempestivo e mirato, minimizzando i rischi per l’escursionista disperso e garantendo un epilogo positivo a una vicenda angosciante.










