Nel cuore della notte, intorno alle ore 22:00, un evento drammatico ha scosso la quiete di Lonato del Garda, in provincia di Brescia.
 Una dinamica complessa, intrecciata con elementi di guida imprudente, evasione e fortuna inaspettata, si è conclusa con un impatto violento e un incendio che ha rischiato di estendersi.
La sequenza degli eventi è iniziata con un controllo stradale effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Desenzano.
 La pattuglia ha tentato di fermare un veicolo, guidato da un giovane di vent’anni, risultato privo di patente di guida, una qualifica che non aveva mai formalmente acquisito.
Invece di rispettare l’ordine impartito, il conducente ha reagito con una brusca accelerazione, innescando una rovinosa fuga che si è conclusa con un impatto devastante.
L’auto, sfrecciando a velocità sostenuta, ha attraversato la rotatoria in modo incontrollato.
 La forza dell’inerzia, combinata con la velocità, ha generato un effetto di sollevamento, facendo planare il veicolo per un breve istante prima che si schiantasse violentemente contro il muretto di contenimento che delimita la corsia opposta.
 L’urto, di inaudita potenza, ha provocato un immediato e fiammeggiante incendio.
La situazione si è aggravata quando le fiamme, alimentate probabilmente dalla perdita di carburante durante l’impatto, hanno rapidamente coinvolto una macchina asfaltatrice parcheggiata a lato della carreggiata, rendendo l’intervento dei Vigili del fuoco assolutamente prioritario.
Paradossalmente, nonostante la violenza dell’incidente e l’apparente gravità della situazione, i tre occupanti del veicolo – giovani di 20, 19 e 17 anni – sono miracolosamente usciti illesi dalle lamiere contorte.
 Sono stati immediatamente soccorsi dai militari dell’Arma e successivamente affidati alle cure del personale sanitario.
L’intervento dei Vigili del fuoco è stato cruciale per domare l’incendio e mettere in sicurezza l’area, prevenendo un’esplosione o un’estensione delle fiamme che avrebbero potuto compromettere la sicurezza di un’area più vasta.
Le conseguenze legali per i tre giovani sono state immediate: sono stati denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, un reato che riflette l’atto di elusione dell’autorità durante il tentativo di fermo.
Il veicolo, ridotto in un ammasso di rottami irriconoscibili, è stato dichiarato completamente distrutto, testimonianza eloquente della forza distruttiva dell’imprudenza alla guida.
L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza stradale e sulla necessità di un controllo più rigoroso dell’idoneità alla guida, soprattutto tra i giovani.



 
                                    




