Crisi di approvvigionamento di carburante a Malpensa: un’analisi di scenari e strategie di mitigazioneL’aeroporto di Milano Malpensa, uno dei principali hub aeroportuali italiani, si trova ad affrontare una delicata situazione relativa all’approvvigionamento di carburante per l’aviazione, specificatamente il Jet A1.
Una notifica ufficiale (NOTAM), valida fino al 31 dicembre 2025, ha allertato gli operatori aeroportuali e le compagnie aeree riguardo a una potenziale carenza, suggerendo, ove possibile, di considerare alternative di rifornimento in altri scali.
Questa iniziativa, pur non estendendosi allo scalo di Linate, evidenzia una vulnerabilità nella catena logistica che merita un’attenta disamina.
Le radici del problema affondano in una temporanea riduzione della produzione di Jet A1, derivante da un malfunzionamento negli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavese), gestita da Eni.
Questo evento, previsto per i mesi di ottobre e novembre, rappresenta un fattore di stress significativo per la capacità di Malpensa di soddisfare le esigenze di rifornimento.
Tuttavia, Eni minimizza l’impatto complessivo, assicurando che, ad oggi, non siano state rilevate criticità nella disponibilità di Jet fuel.
L’azienda sta attuando misure compensative, diversificando le fonti di approvvigionamento attraverso rifornimenti alternativi, al fine di contenere le conseguenze operative per Malpensa.
La decisione di notificare la situazione alla società aeroportuale è stata presa come precauzione, suggerendo alle compagnie aeree di evitare una concentrazione eccessiva dei rifornimenti nello scalo, disincentivando una potenziale saturazione del sistema e mitigando il rischio di interruzioni.
L’evento solleva interrogativi cruciali sulla resilienza dell’infrastruttura logistica nazionale per il settore dell’aviazione.
La dipendenza da una singola raffineria, seppur con meccanismi di compensazione, introduce un elemento di rischio intrinseco.
L’episodio potrebbe accelerare una riflessione più ampia sulla necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento, implementando strategie di stoccaggio più robuste e sviluppando piani di emergenza più dettagliati.
Inoltre, la situazione mette in luce l’importanza della comunicazione proattiva e della collaborazione tra gli attori coinvolti: società aeroportuali, fornitori di carburante e compagnie aeree.
La trasparenza nelle informazioni e la condivisione delle previsioni sono elementi essenziali per garantire la continuità operativa e la sicurezza dei voli.
Si profila, quindi, la necessità di un approccio strategico a lungo termine, volto a rafforzare la sicurezza energetica del settore aeronautico italiano e a ridurre la sua vulnerabilità a eventi imprevisti, consolidando la sua posizione di pilastro fondamentale dell’economia nazionale.