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Perizia Poggi: RIS esclude complici, Sempio al centro

La recente perizia forense, condotta dal team del Raggruppamento Investigativo Scientfico (RIS) di Cagliari, ha fornito elementi cruciali nell’analisi dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco.
La sofisticata metodologia della “Bloodstain Pattern Analysis” (BPA), applicata dalle unità specializzate, non ha individuato evidenze che supportino l’ipotesi di un complice nel decesso della giovane.

La relazione, depositata in Procura a Pavia dal Tenente Colonnello Andrea Berti, responsabile del RIS, sembra isolare ulteriormente la figura di Andrea Sempio come presunto autore del tragico evento.
L’indagine, caratterizzata da una complessità metodologica, ha visto i tecnici del RIS operare per un’intera giornata il 9 giugno.

L’attività non si è limitata alla mera rilevazione delle macchie di sangue; è stata integrata da una ricostruzione tridimensionale dello scenario del crimine, uno strumento che permette di visualizzare e interpretare la dinamica degli eventi con maggiore precisione.
Questa ricostruzione era parte integrante del fascicolo d’indagine, che finora aveva ipotizzato un’azione congiunta tra Sempio e potenziali complici.
La BPA, tecnica avanzata che studia la distribuzione e le caratteristiche delle macchie di sangue per ricostruire gli eventi che hanno portato al decesso, si basa su principi di fisica, biomeccanica e anatomia.
L’analisi si concentra su parametri come l’angolo di impatto delle gocce, la direzione del flusso, la presenza di schemi che indicano l’azione di un’arma o la posizione di un corpo.
In questo caso, i risultati hanno contribuito a focalizzare l’attenzione sulla presunta responsabilità esclusiva di Sempio.
Il deposito della consulenza in Procura a Pavia segna una fase importante nell’inchiesta, che è stata oggetto di intense discussioni e interpretazioni divergenti.

La nuova perizia, con la sua rigorosità scientifica e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, fornisce un quadro più chiaro della dinamica del delitto, relegando in secondo piano, almeno sulla base delle evidenze forensi disponibili, l’ipotesi di un coinvolgimento di altre persone.
L’analisi del RIS di Cagliari apre ora nuove prospettive per l’interpretazione delle prove e per la definizione della responsabilità penale in relazione alla tragica perdita di Chiara Poggi.

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