Un’ondata di insicurezza ha recentemente colpito il quartiere Certosa-Metanopoli a Milano, culminata nell’arresto di un giovane di 24 anni, attenzionato dai Carabinieri della Stazione di San Donato Milanese per quattro rapine aggravate perpetrate ai danni di donne anziane, di età superiore ai sessantacinque anni, tra il 22 giugno e il 16 luglio.
Gli episodi, caratterizzati da una brutale violenza, avevano generato un profondo senso di allarme e apprensione nella comunità, esacerbando la vulnerabilità percepita dagli anziani residenti.
Le indagini, condotte con la massima scrupolosità e metodo investigativo, hanno rivelato un quadro preoccupante: un individuo con precedenti penali e problematiche legate alla tossicodipendenza, responsabile di azioni mirate e premeditate.
Il modus operandi prevedeva l’aggressione improvvisa alle spalle delle vittime, spesso sorprese e indifese, per poi immobilizzarle a terra e sottrarre loro beni personali, tra cui borse, portafogli e altri effetti di valore.
La dinamica delle rapine suggerisce una pianificazione, seppur elementare, e un’assenza di scrupoli da parte del responsabile, che ha deliberatamente scelto come bersaglio persone anziane, presumibilmente considerate più facili da sopraffare.
L’attività dei Carabinieri non si è limitata alla mera raccolta di denunce.
Un’intensiva campagna di osservazione discreta, con pattuglie in borghese, ha permesso di monitorare i luoghi più frequentati dalle vittime e di analizzare il materiale di videosorveglianza disponibile.
Particolare attenzione è stata rivolta all’acquisizione e all’analisi delle testimonianze, che hanno fornito elementi cruciali per la ricostruzione delle dinamiche criminali e l’identificazione del sospettato.
Questo approccio investigativo, volto a creare una mappa dettagliata delle azioni criminali, ha permesso di isolare un gruppo ristretto di individui e, infine, di concentrare l’attenzione sul 24enne.
La ricostruzione filologica degli eventi, corroborata da prove concrete e testimonianze convergenti, ha fornito gli elementi necessari per richiedere l’emissione di un provvedimento di arresto, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano.
Il giovane, ora detenuto nel carcere di San Vittore, dovrà rispondere dell’accusa di rapina aggravata, con l’aggravante della violenza nei confronti di persone anziane e della premeditazione.
L’arresto rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità e nel ripristino della sicurezza percepita nel quartiere, ma sottolinea anche la necessità di un impegno continuo nella prevenzione e nel contrasto dei fenomeni che colpiscono le fasce più vulnerabili della popolazione.
