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sabato 25 Ottobre 2025

Santanchè, processo Visibilia: dibattimento lungo fino al 2026

Il processo milanese che vede coinvolta la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, insieme a quindici coimputati, per presunte irregolarità contabili all’interno del gruppo editoriale Visibilia, è entrato nella fase di dibattimento con un calendario processuale che preannuncia una durata significativa, estendendosi potenzialmente fino al 2026.
I giudici della seconda sezione penale, presieduti dal giudice Cernuto e affiancati da Di Fazio e Filippini, hanno fissato udienze programmate fino al 30 giugno 2026, prevedendo anche date di riserva fino al 27 ottobre dello stesso anno per gestire eventuali prolungamenti.
L’udienza inaugurale ha visto la conferma da parte dei pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi che le comunicazioni elettroniche e le registrazioni vocali intercorse tra ex collaboratori e la senatrice, precedentemente oggetto di indagine per presunta frode all’INPS, rimarranno confinate al fascicolo d’ufficio e non saranno oggetto di acquisizione nel presente procedimento.

Questa decisione ha dissipato eventuali dubbi circa la loro inutilizzabilità processuale, come spiegato dal presidente Cernuto, evitando la necessità di sospendere il dibattimento.

La questione relativa all’ammissibilità di tali prove era stata oggetto di un conflitto di attribuzione sollevato dal Senato, in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale.

È significativo notare che un procedimento connesso, riguardante la presunta frode relativa alla cassa integrazione Covid, a carico della ministra e di altri quattro imputati, è attualmente sospeso.

Questa sospensione, durata almeno fino a fine febbraio e potenzialmente estendendosi per ulteriori mesi, è stata decisa in seguito alla discussione del conflitto di attribuzione legato alle stesse prove.
Il caso Visibilia solleva interrogativi complessi in merito alla responsabilità degli amministratori di società e alla trasparenza delle pratiche contabili, ponendo l’attenzione sulla delicata interazione tra l’esercizio del potere giudiziario e il ruolo politico degli imputati.

L’attesa di una sentenza definitiva, unitamente alla sospensione di un altro procedimento correlato, sottolinea la complessità e la delicatezza del quadro giuridico in cui si sviluppa questo importante processo, con implicazioni potenzialmente rilevanti per il panorama politico ed economico italiano.

L’esito del caso potrebbe ridefinire i confini della responsabilità aziendale e l’applicazione dei principi di correttezza e trasparenza nelle operazioni finanziarie delle società editoriali.

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