sabato 18 Ottobre 2025
17.7 C
Milano

Sospesi due bar a Milano: indagini su sicurezza e illegalità

Il questore di Milano, Bruno Megale, ha disposto una misura restrittiva di quindici giorni per due esercizi commerciali del capoluogo: il Bar Gelateria Colibrì, situato in via Michele Saponaro, e il Bar Mascagni, in via Bacchiglione.
Queste decisioni, gravissime per i titolari, rappresentano l’esito di indagini approfondite che hanno rivelato un’emergenza di sicurezza e di ordine pubblico legata alla gestione e alla clientela di questi locali.
L’azione del questore, rafforzata dal lavoro incessante delle forze dell’ordine, si è concretizzata a seguito di un’attività di monitoraggio estesa per un periodo significativo, da ottobre 2024 fino a settembre dell’anno in corso.

Gli agenti del Commissariato Scalo Romana, incaricati della verifica della regolarità del Bar Colibrì, hanno rilevato una concentrazione anomala di persone con precedenti penali e amministrativi.
Questi ultimi comprendono reati che spaziano dall’immigrazione clandestina, violazioni del codice della strada, traffico e consumo di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e, in alcuni casi, possesso di grimaldelli e chiavi senza giustificato motivo.
La presenza di questi soggetti, abituali frequentatori del locale, ha creato un clima di insicurezza e potenzialmente favorito attività illecite.
L’esecuzione di un controllo più approfondito ha portato al rinvenimento di 9 grammi di hashish, elemento ulteriore a supporto delle preoccupazioni emerse.

La gravità della situazione è accentuata dal fatto che il Bar Colibrì risulta già destinatario di due precedenti sospensioni, a testimonianza di una persistente violazione delle norme di sicurezza e di un mancato rispetto delle prescrizioni imposte.
Parallelamente, il Bar Mascagni ha subito la stessa sorte, con la sospensione della licenza notificata dagli agenti del Commissariato Mecenate.

Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono sostanzialmente analoghe a quelle relative al Colibrì, indicando un quadro più ampio di problematiche legate alla gestione di esercizi pubblici e al controllo della clientela.

Queste misure, che colpiscono direttamente l’attività economica dei titolari, non sono una semplice sanzione, ma un segnale forte da parte delle autorità per ribadire l’importanza del rispetto delle norme e per prevenire la degenerazione di luoghi di aggregazione sociale in focolai di illegalità.

L’azione del questore Megale sottolinea come la sicurezza urbana sia una responsabilità condivisa e che la collaborazione tra forze dell’ordine e titolari di attività commerciali sia fondamentale per garantire la vivibilità e la legalità del territorio.

Le indagini, è probabile, non si fermeranno a queste sospensioni, ma proseguiranno per accertare eventuali responsabilità più ampie e per individuare i responsabili di eventuali attività criminose legate a questi locali.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap