mercoledì 10 Settembre 2025
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Milano

Via Cantoni: Inizia il processo per il tragico incendio che costò tre vite.

Il tribunale di Milano ha dato inizio al processo in Corte d’Assise relativo all’efferato incendio del 12 settembre 2024, che ha causato la tragica perdita di tre giovani uomini di origine cinese – due fratelli di diciotto e diciassette anni, e un ventiquattrenne – all’interno di un magazzino in via Cantoni.

L’avvio del procedimento segna un capitolo cruciale nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Luigi Luzi e dai Carabinieri, che ha portato all’arresto e all’estradizione dall’Olanda di Washi Laroo, il presunto esecutore materiale dell’incendio, insieme ai due individui accusati di essere i mandanti, Yijie Yao e Bing Zhou.
La presenza delle parti civili, rappresentate dai familiari delle vittime, sottolinea la portata umana e il profondo dolore causato da questo atto criminale.

L’avvocato Fan Zheng ha evocato la straziante immagine di tre giovani vite spezzate, strappate prematuramente alle loro famiglie e al loro futuro.

L’obiettivo primario, ha dichiarato, è quello di una ricostruzione esaustiva degli eventi, alla ricerca di eventuali responsabilità ulteriori e di un quadro completo delle dinamiche che hanno portato a questa tragedia evitabile.
La sofferenza delle famiglie, testimonianza della perdita irreparabile, è palpabile e le loro presenze nelle udienze più significative rappresentano un atto di coraggio e di speranza nella giustizia.

L’accusa, pesante e complessa, si articola in plurime accuse di omicidio volontario, incendio doloso e tentata estorsione.

Al centro del movente si celerebbe un debito di 40.000 euro contratto dal proprietario del magazzino nei confronti dei presunti mandanti.

La dinamica, ricostruita dalle indagini, rivela una situazione di vulnerabilità delle vittime, ospitate nella struttura e colte di sorpresa durante la notte.
Il tentativo disperato di fuga, purtroppo vano, testimonia la tragicità del loro destino.
L’estradizione di Washi Laroo, dopo otto mesi di attesa, segna una tappa fondamentale per l’avanzamento del processo.
Laroo ha espresso l’intenzione di fornire dichiarazioni spontanee nelle prossime udienze, un elemento potenzialmente significativo per la ricostruzione della verità.

La sua collaborazione potrebbe gettare luce sulle motivazioni e sulle responsabilità di tutti gli individui coinvolti.
L’incendio di via Cantoni non è solo un atto criminale isolato, ma un sintomo di dinamiche più ampie, che intrecciano questioni di illegalità, debiti e sfruttamento.
Il processo si preannuncia lungo e complesso, ma la ricerca della verità e la garanzia di giustizia per le vittime rappresentano un imperativo imprescindibile.
L’attenzione della comunità, e in particolare di quella cinese, è rivolta al tribunale, in attesa che venga fatta luce su questa vicenda dolorosa e che vengano accertate le responsabilità di tutti i colpevoli.

Il rinvio al 22 settembre segna solo l’inizio di un percorso arduo verso la giustizia.

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