mercoledì 8 Ottobre 2025
17.1 C
Milano

10 anni di LAC: cultura, musica e dialogo tra generazioni.

Dieci anni di vita per il LAC – Lugano Arte e Cultura – un decennio celebrato con un’offerta artistica ampliata e rinnovata, proiettata verso un pubblico eterogeneo e multiculturale, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Questo centro culturale, fiore all’occhiello del tessuto frontelago, si configura non semplicemente come un teatro o una sala da concerto, ma come un vero e proprio polo culturale, un crocevia di espressioni artistiche che mirano a creare esperienze condivise e a rappresentare la pluralità di interessi presenti nel territorio.
La visione, incarnata da Andrea Amarante, direttore artistico dell’area musicale e, dal mese scorso, direttore generale, trascende il mero intrattenimento.
L’obiettivo è costruire un luogo d’incontro, un catalizzatore di emozioni e un motore di dialogo tra generazioni e culture, dove la musica, in tutte le sue sfumature, diventi veicolo di connessione sociale.
Questa ambizione si traduce in una programmazione audace, capace di bilanciare l’eccellenza della tradizione sinfonica con l’irruenza del jazz, l’elettronica sperimentale e la malinconia del fado portoghese.
Il calendario di eventi si apre con una serie di concerti sinfonici di richiamo internazionale, come l’incontro tra i Göteborgs Symfoniker, guidati dal maestro Osmo Vänskä, e il celebre violoncellista Truls Mørk, seguito da un’inedita fusione tra l’orchestra sinfonica e il virtuosismo del Avishai Cohen Trio, e infine da un concerto da camera per trio strumentale.

La stagione prosegue con nomi di spicco a livello globale: Ledisi, interprete di ReB insignita di un Grammy, che omaggia Nina Simone con la Metropole Orkest, e Mariza, regina indiscussa del Fado, portano la loro arte a Lugano, offrendo un panorama musicale ampio e variegato.
L’inclusione di generi musicali meno convenzionali non è frutto di un’improvvisazione, ma il risultato di un’attenta riflessione sulla composizione del pubblico e sulla vivacità culturale locale.

Amarante ha identificato un’esigenza di innovazione, un desiderio di sperimentazione che risiede in una porzione significativa della cittadinanza.

Si tratta di un pubblico curioso, aperto alla contaminazione, desideroso di scoprire nuove forme espressive e di apprezzare la ricchezza del linguaggio musicale in tutte le sue declinazioni.

Tuttavia, questo approccio inclusivo non implica un abbandono delle grandi tradizioni sinfoniche: la presenza della Tokyo Symphony Orchestra diretta dal maestro Myung-Whun Chung, unica tappa vicino all’Italia della loro tournée europea, testimonia l’impegno del LAC nel mantenere elevati standard qualitativi.
La posizione geografica strategica di Lugano, crocevia tra la cultura svizzera e quella italiana, rappresenta un valore aggiunto in termini di offerta artistica e di pubblico.

La città di confine facilita lo scambio di idee e di talenti, permettendo di valorizzare le eccellenze di entrambe le sponde.
La vicinanza a Milano, in particolare, si traduce in un flusso costante di spettatori, come dimostra il successo della rassegna di danza contemporanea, e l’arrivo della nuova direttrice artistica del MASI, Letizia Ragaglia, apre nuove prospettive di collaborazione e di sinergia tra le istituzioni culturali del territorio.

Il LAC si conferma, dunque, un punto di riferimento imprescindibile per l’offerta culturale del Ticino e un polo di attrazione per il pubblico italiano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -