Il Porte Aperte Festival, un progetto ambizioso che da dieci anni si pone l’obiettivo di sperimentare nuove forme di espressione e di condivisione culturale, torna a Cremona per celebrare questo traguardo con una decima edizione ricca di contenuti. Il Festival, ideato dalla Associazione Culturale Porte Aperte in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza e il Comune di Cremona, si propone di valorizzare la creatività come strumento fondamentale per superare le divisioni e rafforzare l’inclusione sociale.Il tema scelto per questa edizione è “Gener-Azioni”, un concetto che esplora i legami tra generazioni e il ruolo della cultura nel formare individui consapevoli delle proprie responsabilità verso la comunità. Attraverso una vasta gamma di attività, tra cui musica, scrittura, letture, fumetti e mostre, il Festival intende offrire un contributo significativo alla creazione di uno spazio pubblico condiviso.Tra le novità introdotte quest’anno, la Regione Lombardia si è prestata a sostenere l’iniziativa attraverso un importante contributo. Inoltre, il percorso degli eventi sarà diversificato in base all’orario di svolgimento: i programmi delle 13:00 e le 18:00 saranno ospitati nel suggestivo Cortile di Palazzo Roncadelli Manna, mentre gli altri appuntamenti si svolgeranno sia la mattina che la sera nei cortili Federico II e Affaitati.La scelta dei partecipanti è stata caratterizzata dalla presenza di artisti di fama nazionale come Edoardo Albinati e Mauro Pagani, accanto a figure emergenti della scena creativa. Tra gli altri ospiti, spiccano nomi come Barbara Gallavotti, Manuele Fior, Michela Cescon e Gianni Maroccolo.Il programma del Festival è ricco di proposte innovative che intendono promuovere la cultura nel suo aspetto più ampio e complesso. In questo quadro generale, sono state previste anche iniziative volte a sostenere l’inclusione sociale e la valorizzazione della creatività tra i giovani.La 10ª edizione del Porte Aperte Festival si propone di diventare un momento di aggregazione culturale che esalti il potenziale trasformativo dell’arte e della cultura.