La memoria collettiva del Risorgimento italiano, patrimonio imprescindibile per la comprensione del presente, necessita di una cura costante e di una trasmissione consapevole alle nuove generazioni.
È con questo spirito che l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, guidato da Alessandro Campi, promuove il “Premio Nazionale Risorgimento”, un’iniziativa volta a celebrare e incentivare la ricerca storica, la didattica innovativa e la divulgazione efficace, a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione all’Ottocento italiano e alle sue complesse dinamiche.
L’edizione 2025 del Premio, frutto di una collaborazione significativa con il Comune di Milano, il Museo del Risorgimento di Milano e il Castello Sforzesco, in sinergia con il Comitato di Milano dell’Istituto, si concretizzerà in una cerimonia di premiazione che si terrà il 19 novembre, alle ore 17:30, nella prestigiosa Sala della Balla del Castello Sforzesco.
Il Premio, come sottolinea Campi, ambisce a premiare non solo l’eccellenza accademica, ma anche l’impegno di coloro che, attraverso vari canali, contribuiscono a mantenere viva la risonanza civile e culturale del Risorgimento.
Si tratta di un’operazione che mira a creare un dialogo fecondo tra passato e presente, con un’attenzione particolare al pubblico giovane, affinché possa interiorizzare il significato profondo delle conquiste liberali e del sistema istituzionale che ne è derivato.
Il Risorgimento non è un evento storico chiuso, ma un processo dinamico che continua a influenzare la nostra identità e i nostri valori.
Quest’anno, il Comitato Scientifico ha espresso particolare apprezzamento per diverse figure e opere significative.
Alberto Mario Banti, docente all’Università di Pisa, si è distinto con il “Premio alla Carriera”, riconoscimento della sua profonda e prolifica attività di ricerca e di insegnamento.
Andrea Mammone, dell’Università di Roma La Sapienza, si aggiudica il “Premio Libro dell’Anno” per il suo volume “Il mito dei Borbone” (Mondadori, 2024), un’opera che, con rigore storico e sguardo critico, analizza le narrazioni e le percezioni legate alla dinastia borbonica, contribuendo a una comprensione più complessa e sfumata del Risorgimento.
Lucy Riall, dell’European University Institute di Firenze, riceve un “Premio Speciale della Giuria” per il suo contributo originale e innovativo nell’interpretazione delle dinamiche sociali e politiche dell’epoca.
Riconoscimento finale va a Rai Cultura – Rai Storia, premiata per la sua costante e valorosa attività di divulgazione storica, che rende accessibile al grande pubblico le tematiche legate al Risorgimento e alla storia italiana.
Il premio sottolinea l’importanza dei media pubblici nel promuovere la conoscenza storica e nel favorire un dibattito informato e costruttivo.








