La ricerca della pace, intesa non come mera assenza di conflitto, ma come un equilibrio dinamico tra individui e comunità, costituisce il nucleo concettuale attorno al quale ruota la stagione teatrale 2024-2025 dei Teatri Oscar e degli Angeli di Milano. Una scelta programmatica, guidata dalla direzione artistica di Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti, che riflette una profonda consapevolezza del ruolo del teatro come spazio di riflessione politica e sociale, un laboratorio di pensiero capace di stimolare il confronto e la comprensione reciproca in un’epoca segnata da incertezze e divisioni.La stagione non si limita a presentare spettacoli a tema, ma si propone come un percorso artistico che esplora le molteplici sfaccettature della pace, dalla dimensione interiore alla sua applicazione concreta nel tessuto sociale e politico. In questo senso, l’atto stesso di programmare una stagione incentrata su un concetto così impegnativo rappresenta una dichiarazione di intenti, un invito al pubblico a interrogarsi sulle proprie responsabilità e sul proprio ruolo nella costruzione di un futuro più giusto e sereno.Il cartellone offre un ventaglio di proposte che spaziano dalla prosa alla comicità, dalla drammaturgia contemporanea alla riscoperta del patrimonio letterario italiano. Un’occasione per confrontarsi con autori e interpreti di spicco, capaci di offrire prospettive inedite e stimolanti. Tra gli eventi di particolare rilievo, la serata dedicata a Toni Servillo, che il 15 ottobre al Teatro Oscar, offrirà una lectio magistralis basata su un capitolo cardine dei *Promessi Sposi*: l’incontro tra don Abbondio e il cardinale Borromeo, un momento di confronto cruciale che illumina le dinamiche del potere, della responsabilità morale e del coraggio di opporsi all’ingiustizia.Il Teatro Oscar inaugura con “Il Triduo del Giullare”, un’esplorazione irriverente e profonda della psiche umana, affidata a una compagnia d’eccezione che include nomi di spicco della comicità italiana. Seguirà “La fregatura di avere un’anima”, lo spettacolo di Giacomo Poretti che con pungente ironia analizza le sfide dell’educazione, mentre Alessandro Bergonzoni offrirà un ritratto autobiografico intenso e provocatorio. In occasione della Giornata della Memoria, Alessandro Albertin riproporrà “Perlasca. Il coraggio di dire no”, un monologo toccante che celebra l’eroismo di un uomo che si oppose alla barbarie nazista.Il Teatro degli Angeli arricchisce il panorama con un cartellone altrettanto diversificato, inaugurato da Walter Malosti con un omaggio a Shakespeare. Tra le nuove produzioni spicca l’esordio di Francesco Maruccia, Anna Manella e Leonardo Castellani con “Mai più Majorana”, un’opera che indaga la figura enigmatica del fisico italiano. Il teatro si configura anche come luogo di formazione e inclusione, con progetti dedicati ai giovani attori, compresi quelli con disabilità, come “La Buca”, una rivisitazione originale dell’universo beckettiano che coniuga leggerezza e profondità. La stagione degli Angeli culmina con “Agostino e Ambrogio”, uno spettacolo che racconta l’incontro tra un vescovo tedesco e un insegnante africano, un dialogo interculturale che esplora temi di identità, fede e conoscenza.La programmazione complessiva dei Teatri Oscar e degli Angeli testimonia un impegno profondo verso la ricerca di un teatro che non si limiti a intrattenere, ma che sia capace di stimolare la riflessione, promuovere il dialogo e contribuire alla costruzione di una società più giusta, pacifica e consapevole.
Teatri Oscar e Angeli: una stagione per la pace, tra arte e riflessione.
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