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sabato 25 Ottobre 2025

Vertigine e Ordine: Un Viaggio tra Liste d’Autore e Volumi Rari

La mostra “La vertigine delle liste vs L’ordine dei libri”, ospitata presso la Biblioteca Universitaria di Pavia in collaborazione con il Centro Manoscritti dell’Ateneo, ha rappresentato un’affascinante esplorazione del rapporto tra caos creativo e struttura intellettuale, attirando un pubblico di oltre 2.200 visitatori.
L’esposizione, incentrata su un’originale dicotomia, ha accostato il patrimonio unico delle “liste d’autore” del Centro Manoscritti – frammenti autografi di alcuni dei più illustri scrittori e poeti del Novecento – con l’imponente ordine dei cataloghi e dei volumi rari e miniati custoditi dalla Biblioteca.

Il cuore pulsante della mostra risiedeva nella tensione tra l’elenco, espressione del pensiero in divenire, del processo creativo inafferrabile e spesso caotico, e il catalogo, simbolo di classificazione, organizzazione e conservazione del sapere.
Le liste, infatti, non erano semplici inventari, ma piuttosto tracciati del pensiero in evoluzione, appunti di un processo creativo spesso frammentato e in costante rimodellamento.
Testimonianze dirette di menti come quella di Umberto Eco, con la sua lista di parole annotata per la traduzione degli “Esercizi di stile” di Queneau – un documento prezioso che svela il lavoro di traduzione e le scelte interpretative – incarna perfettamente questa vertigine del pensiero.

In contrapposizione, i volumi della Biblioteca Universitaria, con i loro cataloghi rigorosi e le pregevoli illustrazioni, rappresentavano un ancoraggio alla tradizione, alla necessità di organizzare e comprendere il mondo attraverso la categorizzazione.

Un esempio particolarmente suggestivo era il grande volume del 1660 di Johann Remmelin, con le sue intricate tavole anatomiche, dove la possibilità di sollevare le parti del corpo per rivelare gli organi sottostanti, alcuni completamente removibili, suggeriva un’esplorazione strutturata e sistematica del corpo umano, in netto contrasto con l’immediatezza di una lista.

A completare questo dialogo concettuale, le opere dell’artista Daniele Ilariucci, realizzate con la tecnica del collage, proponevano una sintesi visiva tra i due poli espositivi.
Frammenti di libri, lettere e immagini, giustapposti in composizioni evocative, creavano “liste visive” che invitavano il visitatore a una riflessione sul processo di creazione e interpretazione del significato.
“È stato particolarmente gratificante vedere come il tema del confronto tra vertigine e ordine abbia stimolato la curiosità e l’interesse del pubblico”, hanno commentato Antonella Campagna e Cesare Zizza, membri del comitato scientifico.

La mostra offriva, al contempo, un’opportunità unica per apprezzare la ricchezza del patrimonio librario e documentario conservato presso la Biblioteca Universitaria e il Centro Manoscritti, offrendo uno sguardo privilegiato su un tesoro di conoscenza.
Le curatrici, Maria Cristina Regali e Nicoletta Trotta, hanno sottolineato l’impatto emotivo e intellettuale dei singoli esemplari, evidenziando come la loro unione avesse creato un’esperienza espositiva memorabile e stimolante.

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