La basilica di San Vittore a Varese ha ospitato oggi un rito funebre solenne, commemorando la figura di Alfredo Ambrosetti, luminare del pensiero economico e fondatore del Forum di Cernobbio, spentosi a novantaquattro anni.
La partecipazione di personalità di spicco, tra cui il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Senatore a vita Mario Monti e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, testimonia l’impatto profondo e duraturo che Ambrosetti ha avuto nel panorama italiano e internazionale.
L’omelia, celebrata dall’Arcivescovo emerito Vincenzo Paglia, ha delineato un ritratto di Ambrosetti come figura profetica in un’epoca dominata dall’individualismo e dalla frammentazione.
In un’epoca di egocentrismo, Ambrosetti ha incarnato e promosso il “Noi”, aspirando a una società improntata a valori umani universali.
La fondazione del Forum di Cernobbio, avvenuta in un periodo storico segnato da tensioni e incertezze, si è rivelata un’iniziativa lungimirante, un laboratorio di idee e un luogo di incontro tra leader di pensiero provenienti da diversi settori.
Il pensiero di Ambrosetti, come sottolineato dall’Arcivescovo Paglia, si è elevato al di sopra delle logiche di breve termine, ponendo l’accento sulla necessità di un’etica del “Noi” che guidasse le scelte individuali e collettive.
Questa visione, profondamente radicata in una prospettiva antropologica, mirava a superare le divisioni e a promuovere una cultura della responsabilità condivisa.
Il Senatore Monti, nel suo intervento, ha esplicitamente riconosciuto l’influenza esercitata da Ambrosetti su dirigenti aziendali e figure politiche di primo piano.
Un’influenza non basata sulla mera persuasione, bensì sulla formazione continua e sull’aggiornamento costante delle competenze.
Ambrosetti, infatti, stimolava una riflessione critica e promuoveva un approccio responsabile, che comprendeva il rispetto delle regole, l’attenzione alla comunità, la considerazione degli avversari e la cura delle generazioni future, elementi imprescindibili sia nel mondo aziendale che nella gestione del Paese.
La capacità di Ambrosetti risiedeva nella sua abilità di coltivare un pensiero critico e di promuovere un’etica del lungo periodo, incoraggiando una leadership consapevole e responsabile.
Il suo contributo, che si è manifestato attraverso la creazione del Forum di Cernobbio e attraverso la sua attività di mentorship, lascia un’eredità di valori e di impegno civile che continuerà a ispirare le future generazioni di leader e di pensatori.
La sua visione del “Noi” si configura oggi come un invito pressante a superare le divisioni e a ricostruire un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa, essenziale per affrontare le sfide complesse del nostro tempo.