A Mestre, nel cuore del territorio veneziano, ha aperto ufficialmente una nuova Casa del Made in Italy, un’iniziativa strategica siglata dalla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Questa apertura non è un evento isolato, ma il culmine di un processo di riorganizzazione ministeriale avviato l’anno precedente, quando il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha scelto di articolarsi in dipartimenti specialistici, mirati a ottimizzare la prossimità e l’efficacia dell’azione pubblica nei confronti delle imprese italiane.La Casa del Made in Italy di Mestre si configura come un punto di riferimento operativo, un hub territoriale che funge da interlocutore diretto tra il Ministero e il tessuto imprenditoriale locale. La sua vocazione è quella di intercettare le istanze e le necessità delle aziende, traducendole in azioni concrete di promozione, valorizzazione e supporto, in sinergia con le altre istituzioni e amministrazioni presenti sul territorio. Il concetto chiave è quello di un’azione amministrativa che non si limita a fornire informazioni, ma che si impegna attivamente a risolvere problemi, a favorire l’accesso a risorse e opportunità, e a stimolare la crescita del sistema produttivo italiano.L’ambizione del progetto va ben oltre il singolo polo di Mestre. Il Ministro Urso ha sottolineato come questa Casa rappresenti un tassello di una rete più ampia, con l’obiettivo di estendere la presenza del Made in Italy a livello nazionale. Attualmente, il network conta venti sedi operative, con un ritmo di crescita costante che mira a coprire l’intero territorio italiano entro la conclusione della legislatura. Questa espansione capillare testimonia l’impegno del governo a costruire un sistema di supporto alle imprese decentralizzato, accessibile e reattivo alle esigenze specifiche di ogni regione.Un aspetto cruciale evidenziato dal Ministro è la parità di accesso ai servizi. La Casa del Made in Italy non è concepita come un servizio elitario riservato alle grandi aziende, che spesso possiedono le risorse e le competenze per navigare autonomamente nel complesso panorama delle opportunità offerte dal governo. Al contrario, si propone di colmare il divario informativo e di supporto a favore delle PMI, il vero motore dell’economia italiana, fornendo loro un accesso semplificato e personalizzato a consulenza, finanziamenti, formazione e assistenza tecnica. Il personale, già esperto e specializzato, proveniente dal Ministero, è a disposizione per guidare le PMI nel percorso di crescita, contribuendo a livellare il campo di gioco e a garantire a tutte le imprese le stesse opportunità di successo. Questo approccio inclusivo riflette una visione di sviluppo economico che mette al centro le piccole e medie imprese, riconoscendone il ruolo fondamentale per la competitività e la prosperità del Paese.