Coca-Cola HBC Italia proietta il suo impegno verso un futuro più responsabile con un piano di investimenti di oltre 90 milioni di euro per il 2025, destinati a catalizzare trasformazioni profonde nelle sue sei stabilimenti produttivi italiani. Questo ambizioso piano, che mira a coniugare sostenibilità, innovazione tecnologica e modernizzazione degli impianti, riflette una visione strategica ben più ampia del semplice miglioramento operativo.Il Gruppo si conferma leader globale nella sostenibilità, un primato riconosciuto dal prestigioso Dow Jones Best-in-Class 2024 che lo posiziona al primo posto per la nona volta e ne consacra la presenza tra le aziende più virtuose per il quattordicesimo anno consecutivo. Questa leadership non è frutto del caso, ma il risultato di un percorso iniziato oltre due decenni fa, nel 2004, con l’introduzione pionieristica del Rapporto di Sostenibilità, un documento che ha segnato un punto di rottura nel settore.Per Coca-Cola HBC Italia, la sostenibilità non è un mero adempimento formale, bensì un principio fondante che permea l’intera attività aziendale. La crescita del business è intrinsecamente legata ad una strategia triplice: un equilibrio virtuoso tra obiettivi ambientali, responsabilità sociale e prosperità economica. Questo approccio olistico mira a rafforzare lo sviluppo industriale, incentivare l’innovazione e consolidare la competitività sul mercato globale.“La nostra presenza in Italia, che dura quasi un secolo, ci rende profondamente legati al paese e alla sua gente,” afferma Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs e Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia. “Ci consideriamo un motore di sviluppo, e questo impegno si concretizza anche con gli oltre 500 milioni di euro investiti dal 2010 in iniziative di innovazione sostenibile. Non si tratta solo di ridurre l’impatto ambientale, ma di creare valore condiviso, generando opportunità di lavoro e contribuendo al benessere delle comunità locali.”L’investimento previsto per il 2025 non si limita all’adozione di tecnologie più efficienti e alla riduzione delle emissioni. Comprende, inoltre, progetti volti a ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche, a promuovere l’economia circolare attraverso il riciclo degli imballaggi e a sviluppare nuovi prodotti a basso impatto ambientale. Si punta ad una supply chain più resiliente, attenta ai diritti dei lavoratori e all’utilizzo responsabile delle materie prime, con un’attenzione particolare alla tracciabilità e alla trasparenza. L’innovazione, infine, non riguarda solo i prodotti, ma anche i processi produttivi e i modelli di business, con l’obiettivo di creare un sistema integrato e sostenibile nel lungo termine.