L’attuale scenario economico-finanziario è segnato da una profonda instabilità, alimentata da una complessa interazione tra dinamiche tecnologiche innovative e comportamenti speculativi, un fenomeno che, con acuta perspicacia, Paolo Savona ha recentemente denunciato nel suo ultimo discorso al mercato. La cosiddetta “faglia tellurica” delle criptovalute, come la definisce, rappresenta una frattura nel tessuto monetario consolidato, una zona di potenziale rischio la cui portata finale resta ancora avvolta nell’incertezza. Questa spinta destabilizzante non nasce dal nulla, ma è sostenuta da una narrazione ingannevole di ricchezza rapida, un’illusione che, come sottolineato in modo preveggente da Collodi nel suo *Campo dei Miracoli*, seduce e allontana dalla prudenza. La diffusione di tecnologie informatiche, pur offrendo opportunità di progresso, è stata abilmente sfruttata da alcuni per amplificare queste dinamiche speculative, creando una bolla potenzialmente esplosiva.Il pericolo, per Savona, risiede in un’analogia inquietante con gli eventi che hanno preceduto la crisi finanziaria del 2008. In quell’occasione, la proliferazione incontrollata di derivati complessi, veicoli finanziari opachi che nascondevano dietro di sé crediti ad alto rischio – i cosiddetti *subprime* – ha innescato una reazione a catena devastante. La crisi non si è limitata a danneggiare il sistema finanziario, ma ha minato la stabilità economica e persino la sicurezza nazionale.La lezione del 2008, pur sembrando appresa, sembra essere stata dimenticata o deliberatamente ignorata. La mancanza di trasparenza, la complessità eccessiva degli strumenti finanziari e la sottovalutazione dei rischi, elementi chiave della crisi precedente, si ripropongono oggi con nuove forme, amplificate dalla natura decentralizzata e spesso anonima delle criptovalute.La sfida per gli enti regolatori, come la Consob, è duplice. Da un lato, è necessario proteggere gli investitori, soprattutto i meno esperti, dalle promesse di guadagni facili e dalla potenziale perdita del capitale. Dall’altro, è essenziale evitare di soffocare l’innovazione tecnologica che, se correttamente incanalata, potrebbe portare benefici reali all’economia. Un approccio equilibrato, basato sulla vigilanza, la trasparenza e l’educazione finanziaria, è cruciale per navigare in queste acque agitate e mitigare i rischi sistemici. La posta in gioco non è solo la salute del mercato finanziario, ma la stabilità economica e la fiducia dei cittadini.
Criptovalute e Nuovo Rischio: Eco della Crisi del 2008?
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