La ricerca di competitività sostenibile e la capacità di navigare le complesse dinamiche globali contemporanee richiedono un cambio di paradigma, un’azione concertata che trascenda le tradizionali divisioni tra il settore pubblico e quello privato.
È necessario coltivare ecosistemi collaborativi, alleanze strategiche capaci di generare sinergie e moltiplicare le opportunità per l’industria italiana, imprimendo una direzione chiara e condivisa verso le transizioni in atto.
Il ruolo delle imprese in questo scenario non è solo quello di attori, ma di veri e propri motori di trasformazione.
Esse possiedono una conoscenza approfondita dei territori in cui operano, delle loro esigenze e dei loro potenziali, e sono chiamate a governare attivamente i processi di cambiamento che li interessano.
Un esempio emblematico di questa opportunità risiede nello sviluppo dei data center, infrastrutture cruciali per l’era digitale.
La loro crescita, se gestita con lungimiranza, può trasformare la digitalizzazione da un fenomeno elitario a una risorsa accessibile a tutti, promuovendo l’inclusione sociale e lo sviluppo economico diffuso.
L’Italia, con un posizionamento al tredicesimo posto a livello mondiale nel settore dei data center, e con Milano e la Lombardia che emergono come hub europei di eccellenza, ha l’opportunità di capitalizzare questa tendenza.
Tuttavia, la crescita dei data center non deve essere vista solo in termini di potenza di calcolo e capacità di storage, ma anche in termini di impatto ambientale e sociale.
L’aumento esponenziale della domanda di connessione alla rete elettrica, con oltre la metà delle richieste concentrate in Lombardia, evidenzia la necessità di una gestione intelligente e sostenibile delle risorse energetiche.
In questo contesto, i data center possono rappresentare un fattore chiave per la decarbonizzazione delle città, recuperando il calore disperso e convertendolo in energia termica utile per il riscaldamento domestico.
La possibilità di fornire energia termica a oltre 800.000 famiglie, come già sperimentato con successo a Brescia e in procinto di essere implementato a Milano, dimostra il potenziale di questa soluzione, aprendo la strada a un modello di sviluppo urbano più efficiente e resiliente.
Questa visione integrata, che coniuga innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e sviluppo sociale, rappresenta la chiave per affrontare le sfide globali e garantire un futuro prospero per l’Italia, trasformando le opportunità in risultati concreti e duraturi.
È un invito all’azione per tutti gli stakeholder, un imperativo per costruire un’economia più forte, inclusiva e sostenibile.