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sabato 1 Novembre 2025

IA nel terziario: pragmatismo e richieste di regolamentazione

L’avvento dell’intelligenza artificiale nel settore terziario genera un dibattito complesso, lungi dall’essere riducibile alla semplice sostituzione del lavoro umano.

Una recente indagine condotta da Confcommercio Milano Lodi, Monza e Brianza, coinvolgendo un campione rappresentativo di imprese e privati, rivela un approccio prevalentemente pragmatico e cauto da parte degli imprenditori.

Contrariamente a scenari apocalittici che prefigurano la scomparsa di figure professionali, una netta maggioranza (59%) percepisce l’IA come uno strumento complementare, capace di affiancare e potenziare le competenze umane, piuttosto che soppiantarle.

L’indagine mette in luce un’aspettativa diffusa di regolamentazione più stringente.

Ben il 91% degli intervistati ritiene necessario un quadro normativo chiaro, mentre il 90% sottolinea l’importanza cruciale della supervisione umana per garantire un utilizzo responsabile e controllato dell’IA.
Questa richiesta non deriva da una diffidenza generalizzata nei confronti della tecnologia, bensì dalla consapevolezza dei potenziali rischi e dalla necessità di mitigarli.
Un ostacolo significativo all’adozione dell’IA è rappresentato dalla carenza di competenze specifiche, un problema che richiede investimenti in formazione e riqualificazione professionale.
Nonostante queste preoccupazioni, l’ottimismo riguardo al potenziale di crescita dell’IA è prevalente: il 55% delle imprese si dichiara ottimista.
L’IA, infatti, è vista come un motore di efficienza e produttività, capace di ottimizzare processi, ridurre costi e migliorare l’offerta di servizi.
La percezione di informazione sull’argomento è anch’essa in crescita, con un 55% di imprese che si definisce “abbastanza o molto informata”, riflettendo un crescente interesse e una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte.
L’analisi dei tool utilizzati per l’informazione rivela un quadro interessante: assistenti virtuali come ChatGPT, Gemini, Claude e Copilot, pur non raggiungendo la popolarità dei canali informativi tradizionali come siti web e televisione, stanno guadagnando terreno, soprattutto tra i più giovani e le imprese più innovative.
Questi strumenti, capaci di fornire risposte rapide e personalizzate, si configurano come risorse preziose per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppi nel campo dell’IA.
Il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri, definisce l’IA generativa come un’opportunità di trasformazione senza precedenti, ma non esita a sottolineare i rischi intrinseci.

La richiesta di maggiore controllo e regolamentazione, condivisa dalla stragrande maggioranza delle imprese, è quindi espressione di una visione responsabile e lungimirante: un approccio che mira a sfruttare al meglio il potenziale dell’IA, minimizzando al contempo i rischi per il lavoro, l’etica e la società nel suo complesso.

La sfida, dunque, non è temere l’IA, ma comprenderla, gestirla e orientarne lo sviluppo verso un futuro più equo e prospero.

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