sabato 2 Agosto 2025
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Emergenza abitazioni a Milano: avviato tavolo di lavoro con le famiglie

A Milano, una complessa emergenza abitativa si confronta con l’amministrazione comunale e le istanze di migliaia di famiglie, generando una nuova fase di dialogo istituzionale.
In seguito a un incontro significativo tra il sindaco Giuseppe Sala e i rappresentanti del Comitato delle Famiglie Sospese – un’associazione che raccoglie i cittadini impossibilitati a prendere possesso delle proprie abitazioni a causa della sospensione di numerosi cantieri edilizi – è stato formalmente avviato un tavolo di lavoro con l’obiettivo di sbloccare la situazione e mitigare le conseguenze di una crisi urbanistica di notevole portata.

L’iniziativa riflette una crescente pressione da parte delle famiglie coinvolte, che si trovano in una condizione di incertezza e disagio, spesso costrette a sopportare oneri finanziari continui senza poter usufruire delle case per le quali hanno investito risorse significative.
Il Comitato, forte di una stima di circa 4500 nuclei familiari direttamente colpiti, ha espresso la necessità di soluzioni rapide e concrete, sottolineando la possibilità di valutare azioni legali, come una class action, qualora i progressi fossero insoddisfacenti.

Questa opzione, pur rimanendo al momento un’ipotesi, testimonia la crescente frustrazione e la determinazione delle famiglie a tutelare i propri diritti.

Il tavolo di lavoro, presumibilmente operativo a partire da settembre, coinvolgerà attivamente la Prefettura, il Comune di Milano e i rappresentanti delle famiglie.

Si prefigge di affrontare non solo la ripresa dei cantieri attualmente bloccati, ma anche di accelerare l’ottenimento di permessi per i progetti ancora in fase di avvio, garantendo al contempo la conformità alle nuove rigorose linee guida imposte dalla Procura nel corso delle indagini sull’urbanistica.

Un aspetto cruciale sarà l’allineamento dei processi autorizzativi con i requisiti di trasparenza, legalità e sicurezza che emergono dalle indagini, mirando a prevenire future irregolarità e a ristabilire la fiducia nel sistema edilizio.

L’amministrazione comunale si dimostra sensibile alla gravità della situazione, rafforzata da una task force già operativa da mesi per gestire le complessità derivanti dalle indagini.

Tuttavia, si riconosce la necessità di un approccio più ampio e collaborativo, coinvolgendo attivamente le istituzioni regionali e nazionali.
In questo senso, la Regione Lombardia ha già espresso la propria disponibilità, mentre si auspica un intervento attivo del Governo, con la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, come sottolineato dal portavoce del Comitato, Filippo Borsellino.

La problematica, come evidenziato da stime che indicano circa 50.000 alloggi realizzati a Milano dal 2015 con irregolarità contestate, rivela una situazione sistemica complessa che richiede un’analisi approfondita delle dinamiche urbanistiche e delle responsabilità coinvolte.
L’obiettivo primario del tavolo di lavoro è quello di fornire risposte immediate alle famiglie in difficoltà, ma anche di implementare misure strutturali volte a riformare il sistema edilizio, promuovendo la legalità, la trasparenza e la sostenibilità a lungo termine.

La ripresa dei cantieri e il rispetto dei diritti delle famiglie rappresentano una priorità imprescindibile per l’amministrazione comunale, impegnata a ricostruire la fiducia e a garantire un futuro abitativo sicuro e dignitoso per tutti i cittadini milanesi.

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