Il ritorno in campo dell’Atalanta si preannuncia un complesso intreccio di rientri, valutazioni fisiche e scelte strategiche, in un calendario denso di impegni nazionali ed europei.
L’operazione di reinserimento dei dodici calciatori convocati dalle rispettive nazionali è tuttora in corso, con Ademola Lookman, ultimo arrivato, a concludere un percorso iniziato con una fase di allenamento separato e interrotto da quindici giorni di assenza legati a una trattativa di mercato con l’Inter.
Il suo rientro, segnato da un lungo e faticoso viaggio di ritorno dal Nigeria, dove ha preso parte alle qualificazioni ai Mondiali, solleva interrogativi sul suo effettivo impiego imminente.
L’impegno contro il Lecce, in campionato, rappresenta un banco di prova, ma la possibilità di vederlo in campo nella cruciale sfida di Champions League contro il Paris Saint-Germain, in programma mercoledì 17, appare più probabile, considerando le esigenze di preservare le energie e valutare attentamente il suo stato di forma.
L’analisi delle condizioni fisiche degli altri nazionali impegnati è al centro dell’attenzione del tecnico Ivan Juric, il quale dovrà bilanciare l’urgenza di ottenere risultati con la necessità di evitare sovraccarichi che potrebbero compromettere la stagione.
Particolarmente rilevante è la situazione dei portieri e dei terzini, con Carnesecchi e Bellanova unici a non aver visto il campo con le rispettive nazionali, suggerendo potenziali opportunità di impiego.
A centrocampo, l’emergere di Yunus Musah offre a Juric la possibilità di sperimentare soluzioni inedite, potendo relegare il croato Mario Pasalic a un ruolo di riserva, inserendosi in una logica di turnover mirata a preservare la freschezza fisica e tattica.
In attacco, l’infortunio al ginocchio sinistro di Gianluca Scamacca apre uno spiraglio per l’ex Nikola Krstovic, offrendo a quest’ultimo l’occasione di dimostrare il proprio valore in un ruolo chiave del tridente offensivo.
Infine, il rientro di Sead Kolasinac, reduce da un delicato infortunio al legamento crociato anteriore subito ad aprile, rappresenta un segnale incoraggiante per la rosa nerazzurra.
Il suo percorso di recupero, attualmente caratterizzato da sedute di allenamento individuali, prosegue spedito e, seppur con cautela, si prevede una sua piena disponibilità indicativamente nella metà del mese di ottobre, offrendo ulteriore profondità e versatilità al comparto difensivo.
La gestione di questi rientri, connesse alla complessità di un calendario fitto di impegni internazionali, si preannuncia un fattore determinante per le ambizioni stagionali dell’Atalanta.