Nonostante l’Isis sia stato debellato in parte, la minaccia del terrorismo resta ancora viva e potrebbe riemergere a causa della crisi internazionale e dell’instabilità nei Paesi del Medio Oriente. Le cellule dormienti dei terroristi, pronte a colpire in nome del Califfato autoproclamato, rappresentano un pericolo costante che potrebbe risvegliarsi in qualsiasi momento. È proprio il Kurdistan iracheno a essere consapevole di questa minaccia imminente, con l’esercito peshmerga che da sempre si batte contro il terrorismo islamico.A supporto delle forze curde c’è la missione Prima Parthica dell’esercito italiano, attiva dal 2014 nella regione autonoma di Erbil. Il ministro dei peshmerga, Shoresh Ismail, ha elogiato il contributo fondamentale dell’Italia nella lotta contro l’Isis: “Abbiamo ricevuto un grande sostegno dall’esercito italiano nel nostro impegno per sconfiggere il terrore islamico”. La collaborazione tra i soldati italiani e le forze curde si è rivelata cruciale per contrastare gli attacchi terroristici e mantenere la sicurezza nella regione.Il colonnello Francesco Serafini, comandante della missione italiana, ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare insieme per garantire la stabilità e la pace nel Kurdistan iracheno. L’impegno congiunto nel fornire addestramento militare e supporto operativo ha rafforzato i legami tra le due forze armate e ha dimostrato che solo attraverso una cooperazione internazionale stretta è possibile contrastare efficacemente il terrorismo.Nonostante i successi ottenuti finora, è fondamentale rimanere vigili e pronti a fronteggiare qualsiasi nuova minaccia che possa emergere. La determinazione nell’affrontare il terrorismo islamico unita alla solidarietà tra le nazioni alleate rappresenta la chiave per garantire un futuro pacifico e sicuro non solo per il Kurdistan iracheno ma per l’intera comunità internazionale.
Minaccia terrorismo nel Medio Oriente: Italia e Kurdistan uniti contro Isis
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