04 gennaio 2025 – 18:01
I medici dell’ospedale di Aosta hanno compiuto un miracolo salvando le dita congelate di una giovane alpinista italiana, evitando l’amputazione delle prime tre dita di entrambi i piedi. Questo successo è stato ottenuto nonostante il tempo trascorso dal congelamento, che solitamente rende inevitabile l’intervento chirurgico. La donna, esperta alpinista, si era congelata le dita durante la scalata della parete Nord del Cervino lo scorso 9 novembre. Dopo aver ricevuto cure preliminari altrove, ha deciso di affidarsi all’eccellenza medica dell’ospedale valdostano.Il caso è stato gestito dal reparto di Chirurgia vascolare guidato dal competente Flavio Peinetti e dall’Ambulatorio di medicina di montagna diretto da Guido Giardini. Nonostante siano trascorsi 19 giorni dal congelamento, un periodo ben oltre quello ideale per applicare le terapie necessarie – la trombolisi dovrebbe essere effettuata entro 24-48 ore -, la paziente è stata completamente guarita senza alcuna necessità di amputazione, neppure parziale. Questo risultato eccezionale sottolinea l’importanza cruciale del fattore tempo nei casi di congelamento.Troppo spesso i pazienti perdono tempo prezioso alla ricerca di strutture sanitarie in grado di offrire cure adeguate per queste situazioni particolari. Tuttavia, grazie alla prontezza e all’esperienza dei medici aostani, la giovane alpinista ha evitato un destino tragico e può ora tornare a godere pienamente della sua passione per l’alpinismo in totale salute e integrità fisica.
