04 luglio 2024 – 18:12
Il mistero avvolge la morte di Alex Marangon, il giovane barista di Marcon (Venezia) il cui corpo senza vita è stato ritrovato su un isolotto del fiume Piave a Ciano del Montello (Treviso). La sua scomparsa, avvenuta il 30 giugno, ha destato molte domande e ipotesi tra gli abitanti della zona. Si vocifera che Alex fosse coinvolto in riti sciamanici e nell’uso di decotti psichedelici a base di ayahuasca, una potente miscela di piante amazzoniche con effetti allucinogeni. Questa pratica antica e misteriosa sembra aver gettato un’ombra sinistra sulla tragica fine del giovane barista.Le autorità stanno indagando sulle circostanze della morte di Alex, cercando di capire se vi siano elementi legati ai rituali sciamanici che possano avere influenzato l’esito drammatico degli eventi. Gli abitanti del luogo sono divisi tra chi crede che si tratti solo di coincidenze sfortunate e chi invece sospetta che ci sia più dietro questa tragedia.La comunità locale è scossa da questo evento inaspettato e si chiede se altri giovani possano essere coinvolti in pratiche simili, mettendo in guardia sulle possibili conseguenze negative. La morte di Alex Marangon ha aperto una discussione su temi delicati come l’uso delle droghe psichedeliche e le tradizioni sciamaniche, portando alla luce un mondo oscuro e enigmatico che si intreccia con la realtà quotidiana.Mentre la polizia prosegue nelle indagini per fare luce su questo caso, la comunità si interroga sul significato profondo di ciò che è accaduto e sulla necessità di maggiore consapevolezza riguardo alle pratiche spirituali e alle sostanze psicoattive. La morte di Alex Marangon rimane avvolta nel mistero, ma ha innescato una riflessione più ampia sulla fragilità dell’esistenza umana e sui confini tra realtà e visione.