29 giugno 2024 – 10:01
Il Consorzio Vini Valle d’Aosta ha recentemente apportato una significativa modifica al disciplinare della Denominazione di Origine Controllata Valle d’Aosta, consentendo l’inclusione di altre bollicine locali oltre allo spumante metodo classico da uve pri blanc di Morgex e La Salle. Questa decisione apre le porte a nuove possibilità per i viticoltori della regione, permettendo la produzione di vini frizzanti sia con il metodo champenois che con il Martinotti-Charmat all’interno della prestigiosa DOC.La Valle d’Aosta è stata pioniera nell’istituzione della DOC nel 1985, diventando la prima regione ad avere un’unica denominazione che copre sette sottozone distintive: Morgex et La Salle, Enfer d’Arvier, Torrette, Nus, Chambave, Arnad-Montjovet e Donnas. Ogni zona riflette le peculiarità del territorio e offre una varietà di monovitigni che contribuiscono alla diversità e alla ricchezza dei vini locali.Il presidente del consorzio, Vincenzo Grosjean, sottolinea l’importanza di questa revisione nel garantire la tracciabilità dell’uva prodotta nella Valle d’Aosta e nell’innalzare gli standard qualitativi delle produzioni vinicole regionali. Le modifiche apportate al disciplinare mirano a rendere più attuale il quadro normativo vigente, valorizzando il lavoro dei viticoltori e conferendo un maggiore prestigio all’uva coltivata in quest’area unica.Questa evoluzione rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione e il miglioramento continuo dei vini della Valle d’Aosta, consolidando la reputazione della regione come luogo di eccellenza enologica dove tradizione e innovazione si incontrano per creare prodotti distintivi e di alta qualità.
