13 agosto 2024 – 08:45
La recente scomparsa di Giulia Grigore, appena 18enne, e di Giorgio Di Riso, 28 anni, avvenuta di recente sulle nostre strade ha riportato in primo piano il dibattito riguardante un mezzo di trasporto che negli ultimi tempi ha generato non poche controversie: il monopattino elettrico. Le lamentele circolanti sono molteplici e derivano principalmente dal rapido proliferare di questo mezzo nelle nostre città senza che si sia intervenuti adeguatamente sul fronte della regolamentazione della circolazione stradale, degli utenti e delle normative vigenti. L’introduzione di un nuovo veicolo all’interno del traffico cittadino è avvenuta senza una pianificazione accurata, dopo decenni in cui le nostre strade erano state percorse esclusivamente da auto, camion, biciclette e pedoni.Il problema non affligge soltanto l’Italia ma coinvolge anche le grandi metropoli come Torino e Milano. Gli incidenti hanno purtroppo cominciato a mietere vittime in maniera sempre più frequente. Tuttavia, in altri Paesi la questione è stata affrontata con maggiore serietà ed è stata oggetto di diverse soluzioni. Alcune di queste si sono dimostrate efficaci nel prevenire tragedie simili a quelle che hanno colpito Giulia e Giorgio. La sicurezza stradale va considerata con la massima attenzione: introdurre un nuovo mezzo nella circolazione senza regole adeguate comporta rischi significativi.I monopattini elettrici presentano un motore che li qualifica come veicoli a tutti gli effetti, tuttavia essi sono caratterizzati dalle dimensioni ridotte che li rendono meno visibili rispetto alle biciclette; in caso d’incidente il conducente risulta particolarmente vulnerabile poiché esposto completamente all’impatto esterno. È fondamentale adottare misure volte a garantire la sicurezza degli utenti su questi mezzi alternativi di trasporto urbano al fine di prevenire ulteriori tragedie simili a quelle accadute agli sfortunati Giulia e Giorgio.
