15 ottobre 2024 – 16:45
Durante una calda serata di venerdì, mi trovavo a passeggiare lungo via Cernaia quando, giunto nei pressi dei giardini La Marmora, mi sono fermato ad ammirare il monumento dedicato al generale Alessandro La Marmora. Con stupore ho notato che sulla spada del monumento era stata appesa una bandiera della Palestina. Dopo un’attenta osservazione, ho deciso di contattare le forze dell’ordine affinché intervenissero per ripristinare l’integrità del monumento. Nel frattempo, la vita intorno a me continuava come se nulla fosse accaduto: la gente passava indifferente, due giovani si rilassavano fumando una sigaretta sui gradini del monumento. Mi chiedo cosa avrebbe pensato il generale La Marmora di questo gesto se potesse vederlo.Come bersagliere, ho ringraziato il destino per non essere stato presente durante quell’episodio poiché anche se ho superato gli ottant’anni, nel nostro cuore i bersaglieri restano per sempre giovani. È deplorevole constatare che atti simili non contribuiscono in alcun modo alla causa palestinese, anzi comportano danni irreparabili. Chi compie gesti del genere dimostra scarsa cultura e mancanza di amore per la propria Patria.Leggendo un articolo su Specchio riguardante i ringraziamenti alla signora T.A. per aver elogiato chi mantiene pulita la stazione Dante della Metropolitana, mi sono reso conto dell’importanza di apprezzare le piccole azioni quotidiane che rendono la nostra città più vivibile. Nonostante le critiche e le mancanze presenti, credo che ognuno di noi abbia il potere di contribuire al miglioramento della propria comunità dedicando anche solo un’ora settimanale alla cura di uno spazio pubblico vicino a casa.Infine, riflettendo sullo stato delle piste ciclabili torinesi e sull’avvallamento presente in piazza Carlina da mesi, mi preoccupa l’incuria e l’inadempienza nelle manutenzioni necessarie. Spero che presto vengano effettuati interventi adeguati per garantire la sicurezza e la bellezza delle nostre strade e aree pubbliche.
