18 agosto 2024 – 08:40
La morte di Sharon Verzeni ha scosso profondamente la tranquilla comunità di Terno d’Isola. Le prime tre coltellate alle spalle, la quarta al petto, hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di chiunque abbia conosciuto la giovane barista. Nonostante l’apparenza maschile del killer sia stata una convinzione diffusa, le prove raccolte fino ad ora non escludono la possibilità che si tratti di una mano femminile a compiere un gesto così efferato.Gli investigatori sono in attesa dei risultati della relazione finale dei medici legali, sperando che possa fornire ulteriori dettagli per risolvere il caso. I prelievi del DNA sono stati numerosi e indifferenziati per genere, mirando a escludere le tracce degli intervenuti sul luogo del crimine e individuare eventuali sospetti tra i pregiudicati e gli sbandati della zona.Nel laboratorio del Ris di Parma si sta analizzando ogni dettaglio: i vestiti di Sharon, i coltelli rinvenuti nel paese, le cuffiette che usava durante le sue passeggiate e persino le macchie di sangue sull’asfalto. Il padre della vittima nutre ancora una flebile speranza che la raccolta dei campioni genetici possa portare alla verità tanto agognata.La presenza dell’idraulico Sergio Ruocco nella villetta di Bottanuco ha fugato i dubbi su presunti dissapori tra lui e la famiglia della ragazza. Il padre di Sharon preferisce non lanciare appelli pubblici, lasciando agli inquirenti il compito di fare luce sulla vicenda. La giovane donna era amata da tutti coloro che l’hanno conosciuta: semplice, senza nemici dichiarati, con progetti futuri come la vacanza in Grecia e il matrimonio imminente.La comunità locale è unita nel dolore per questa tragedia inspiegabile e resta in attesa che giustizia venga fatta per Sharon Verzeni, affinché possa finalmente riposare in pace.
