Nei giorni scorsi, un’atmosfera cupa si stendeva su Napoli, città storica e affascinante che custodisce segreti secoli d’antichi. In una via familiare, nota a molti come il quartiere di don Giovanni Bosco, un tragico evento sembrava aver squarciato la quiete del luogo. I corpi senza vita di un uomo e di una donna, probabilmente originari dell’Ucraina, erano stati scoperti all’interno di un appartamento.Gli investigatori si precipitarono sul posto per accertare le dinamiche della vicenda. Tra la Polizia di Stato e altre forze dell’ordine locali, una delle prime ipotesi formulate sembrava essere quella dell’omicidio-suicidio. Il luogo dove era avvenuto il fatto non nascondeva segreti: un appartamento qualsiasi, in cui ogni cosa era stata lasciata nel suo posto, come se la vita stessa dei due fosse stata improvvisamente spenta.Ma le cose non sono mai semplici quando si parla di morte. Si cercava di ricostruire l’ultima giornata della coppia, i loro ultimi passaggi prima che nulla rimanesse più di quel luogo buio e immobile. Chi erano questi due? La vita li aveva portati a Napoli per quale scopo? Il loro destino era stato marchiato nel cuore stesso della città partenopea.Sarebbe stata la giustizia a disvelare i misteri nascosti dietro l’orma del sangue che stava macchiando un luogo che non avrebbe voluto essere teatro di tragedia.
Morte inquietante in una città sepolta nel passato: un paio divenne silenzio
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