05 dicembre 2024 – 20:13
Il mondo delle infrastrutture stradali in Italia ha conosciuto una evoluzione straordinaria nel corso del tempo, partendo dai primissimi progetti che miravano a unire l’Italia attraverso una rete viaria di grandi proporzioni. Emblematico è il plastico originale della A1 Milano-Napoli del 1964 e il viadotto Aglio, simbolo dell’Autosole per la sua complessità realizzativa. Ma non possiamo dimenticare neanche i ponti iconici progettati da Calatrava o gli studi sul futuro “possibile” condotti dallo Studio di Renzo Piano.A distanza di cento anni dall’inaugurazione della prima autostrada italiana, avvenuta il 21 settembre 1924 con la Milano-Laghi, e a sessanta anni dall’apertura dell’A1, considerata la spina dorsale del Paese e un’arteria fondamentale per la crescita economica e sociale, il Maxxi si fa portavoce di un secolo di viaggi con l’Italia in movimento.L’esposizione “Autostrade e futuro”, curata dal Senior Curator Maxxi Architettura e Design Contemporaneo Pippo Ciorra insieme ad Angela Parente e realizzata in collaborazione con Autostrade per l’Italia, offre uno sguardo non solo sulla nascita delle autostrade ma anche su come abbiano influenzato paesaggio, società e immaginario dell’intero Paese.Attraverso questa mostra si celebra un secolo di storie e connessioni che le autostrade hanno saputo creare. Esse non sono soltanto infrastrutture materiali, ma veri ponti che collegano città, culture e persone. È un’occasione straordinaria per intrecciare il passato con la missione attuale di esplorare il contemporaneo e tracciare nuove rotte verso il futuro.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolinea l’importanza di riflettere sulle grandi infrastrutture come motori generatrici di sviluppo e sull’effetto moltiplicatore delle reti. Guardando al passato per comprendere le trasformazioni avvenute nel tempo, ci invita a guardare fiduciosamente al futuro.La presidente di Autostrade per l’Italia Elisabetta Oliveri riflette sulla bellezza ma anche sulla complessità del nostro Paese, citando le tre parole usate da Aldo Moro all’inaugurazione dell’A1: arditezza, genialità e laboriosità. Concetti che continuano a ispirare oggi mentre ci prepariamo ad affrontare le sfide future.La mostra si articola in quattro sezioni tematiche che partono dalla nascita della rete autostradale fino ad arrivare alle visioni futuristiche degli architetti contemporanei come Renzo Piano. Attraverso documenti storici, foto d’epoca, mappe dettagliate e progetti innovativi si offre al visitatore uno spaccato completo dell’impatto delle autostrade sulla società italiana.In questo contesto stimolante si incontrano opere d’autore firmate da architetti celebri come Jean Nouvel, Santiago Calatrava e Guido Canali che hanno contribuito a plasmare l’architettura delle autostrade italiane. Un incrocio tra storia passata e visione futura che pone al centro la bellezza unita alla funzionalità delle infrastrutture stradali.Il presente viene catturato dagli scatti mozzafiato di Iwan Baan dall’alto di un elicottero mentre il futuro si dipana attraverso le visionarie idee green proposte da Renzo Piano e dalle suggestive illustrazioni di Emiliano Ponzi. Una mostra che rappresenta un tuffo nella storia passata ma anche uno sguardo verso orizzonti ancora inesplorati nell’universo delle infrastrutture viarie italiane.