Mostra “Niki Berlinguer. La signora degli arazzi” celebra il talento e la visione dell’artista

Niki Berlinguer, conosciuta come “la grande signora italiana degli arazzi”, non è stata solo un’interprete ma anche un’amica dei principali esponenti delle correnti artistiche italiane del secondo dopoguerra, tra cui Umberto Mastroianni, Achille Perilli, Renato Guttuso e altri. Il suo lavoro ha visto la rielaborazione di opere di grandi maestri come Hans Hartung e Paul Klee, trasformando la pittura in narrazioni tessili che combinano antiche tecniche con influenze contemporanee. A trent’anni dalla sua scomparsa, una nuova mostra alla Casina delle Civette di Villa Torlonia celebra il talento e la visione di Niki Berlinguer, nome d’arte di Corinna Adelaide Augusta Fidelia. Bianca Berlinguer ricorda affettuosamente sua nonna come una figura emancipata e appassionata d’arte. Descrive come Niki passasse le giornate al telaio a lavorare sul piccolo punto, interrompendo solo per i pasti e per passeggiare i cani. La mostra intitolata “Niki Berlinguer. La signora degli arazzi” presenta una selezione di opere provenienti principalmente da collezioni private, offrendo uno sguardo sulla visione artistica della protagonista.Tra le opere esposte si possono ammirare interpretazioni colorate e vivaci come l’Uccello di fuoco ispirato da Stravinskij o l’Arcano maggiore da Jean Cocteau. Federica Pirano sottolinea che Niki Berlinguer non si limitava a tradurre le opere degli artisti con cui collaborava, ma le reinterpretava in modo unico. L’artista era in grado di cogliere ciò che gli stessi autori avevano immaginato ma non erano riusciti a realizzare.La mostra include anche l’ultima videointervista all’artista realizzata nel gennaio 1994 da Maura Cosenza, offrendo ai visitatori un’intima prospettiva sulla mente creativa di Niki Berlinguer. La sua eredità artistica continua a ispirare e affascinare gli amanti dell’arte tessile ancora oggi.