26 ottobre 2024 – 14:53
Una gara contro il tempo si è scatenata per trovare una nuova dimora a 45 mucche e un toro che sono stati sequestrati in un allevamento a Torgnon, nella suggestiva Valle d’Aosta. Questi bovini erano stati rinvenuti in condizioni gravemente malnutrite, circondati dai corpi senza vita di una decina di loro simili, presumibilmente deceduti a causa della fame, durante l’intervento dei vigili del fuoco forestale e dei veterinari dell’Ausl nel mese di giugno. Alcune mucche erano state addirittura sepolte nelle vicinanze del fienile.Dopo aver vissuto tanto dolore, il timore ora è che vengano affidati ad altri allevatori per subire ancora una volta lo sfruttamento fino alla macellazione”, ha dichiarato Sara D’Angelo della Rete dei Santuari degli Animali Liberi, un’organizzazione che riunisce circa trenta rifugi per animali salvati dal destino del macello o da una vita di sofferenza. “Non verranno prese in considerazione strutture di allevamento, fattorie didattiche o qualsiasi altro luogo in cui gli animali siano sfruttati”, ha precisato l’organizzazione incaricata dalle autorità di trovare nuove sistemazioni per questi animali. L’organizzazione è disposta a trasferirli verso nuove dimore anche in altre regioni, ma sta incontrando difficoltà nel trovare strutture adeguate poiché per ospitare i bovini è necessario essere in possesso del codice stalla.Per informazioni e richieste di adozione è possibile contattare tramite email all’indirizzo porcikomodi@vitadacani.org o tramite WhatsApp al numero 349 6386171. L’allevatore valdostano responsabile di tali maltrattamenti nei confronti degli animali è stato denunciato per abusi e smaltimento illegale dei rifiuti (riferiti agli animali trovati privi di vita). In passato era stato coinvolto anche in un procedimento legale per la percezione impropria di finanziamenti europei.