L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso una maxi multa ai servizi di biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo, con un importo pari a €500.000 per le violazioni delle norme sulla concorrenza e il consumo.La decisione è stata adottata dopo che era stato riscontrato un grave difetto nella gestione dei servizi di biglietteria online e fisica del Parco Archeologico del Colosseo, il quale non ha garantito l’accesso all’area per molti visitatori a causa della sua indisponibilità prolungata.In particolare, è stato riscontrato che i posti disponibili per l’ingresso al Parco Archeologico del Colosseo erano spesso completamente venduti in pochi minuti, nonostante la mancanza di una vera e propria capacità di biglietto.Le cause della carenza sono state attribuite all’accaparramento dei posti tramite la tecnologia. Molti utenti hanno reso note le numerose difficoltà incontrate nel acquistare i biglietti per il Parco Archeologico del Colosseo, con numerosi clienti che lamentavano l’incapacità di accedere all’area a causa dell’accaparramento dei posti tramite la tecnologia, in particolare tramite le bot.Il Parlamento Italiano ha introdotto nel 2017 una legge per scoraggiare tale comportamenti, e con essa i siti web che offrono posti di prenotazione online per eventi o biglietti devono indicare l’importo massimo di posti disponibili in realtà a ogni singola fascia di posto.
Multa da 500 mila euro alla biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo: il problema è la speculazione sui biglietti online.
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