Nanni Moretti: Ecce Bombo un film che supera i tempi

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Nanni Moretti, reduce da un recente intervento cardiologico, si connette con il Festival Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, per salutare la sala gremita e ringraziare l’organizzazione. La sua voce calma ed ironica accompagna gli spettatori attraverso aneddoti e curiosità relative a Ecce Bombo.Moretti inizia ricordando che non aveva previsto il successo del film: “Ero cosciente di rappresentare una piccola porzione della realtà, ma non mi aspettavo questa reazione”. Espone la sua ipotesi sul perché ciò fosse accaduto: “La mia generazione era vista come troppo ideologica e seria, incapace di ridere di se stessa. Forse è stato proprio questo il motivo del successo”.Prosegue sottolineando che Ecce Bombo non è solo un film divertente ma anche doloroso, rievocando aneddoti dal passato: “Prima dell’uscita in sale, i registi vedono le loro opere nelle piccole salette private. Ricordo una proiezione di Ecce Bombo nella saletta del quartiere Prati con il mio montatore e produttore. Usciti, ci siamo messi a passeggiare e Mario Gallo mi ha detto: ‘Considera Ecce bombo come quei figli problematici. Quelli che ti danno più pensieri degli altri'”.Ecco l’elemento sorprendente per il regista: “Non mi aspettavo quel successo perché era un film doloroso eppure notai che il pubblico continuava a ridere anche quando non c’era bisogno. Ad esempio, quando Mirko parla di una ragazza e commenta ‘e’ schizofrenica’, tutto il pubblico rideva anche se non ce n’era motivo”.La sua impressione al rivederlo alla Mostra del Cinema di Venezia 2024: “Il pubblico di ragazzi per fortuna non rideva a quella scena. Adesso viene accettato anche lato doloroso del film”.Spiega ulteriormente la ragione per cui non aveva previsto quel successo: “Ero cosciente di raccontare una piccola porzione della realtà (giovani romani della piccola borghesia di sinistra che formano un piccolo gruppo di auto consapevolezza). Una porzione minuscola ma può avvenire l’immedesimazione dei pubblici e delle pubbliche anche se sono lontani per estrazione e ceto sociale”.Nanni Moretti ricorda che Ecce Bombo fu un film in cui tutti furono generosi: “Io nel mio passaggio dal Super8 all’industria del cinema ho voluto rimanere con i miei valori e le idee. Nel passaggio dal pubblico di élite al pubblico di massa molti registi avrebbero snaturato il proprio lavoro, presumendo che il pubblico ha bisogno di certi ingredienti”.In questo contesto conclude dicendo: “Io nel passaggio dal cinema familiare a quello ‘vero’ ho conservato un mio stile, una mia idea di cinema, la mia ironia e il mio modo di raccontare. Ecco perchè Ecce bombo riesce ancora oggi a parlare e addirittura a parlare ai giovani di oggi, molto diversi rispetto a quelli di allora”.

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