Nanni Moretti racconta l’incanto di Ecce Bombo

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Nanni Moretti si è connesso in videoconferenza dal suo studio domestico per un’interessante conversazione telefonica con Sergio Bruno, responsabile dell’Area Preservazione e restauri del CSC. Nonostante abbia recentemente subito un intervento cardiologico ed essere stato appena dimesso dall’ospedale, Moretti si è sentito in dovere di partecipare al Festival Custodi dei sogni – I tesori della Cineteca Nazionale. Allo scrosciante applauso della sala Cinecittà della Casa del Cinema sono seguiti aneddoti e curiosità su Ecce Bombo, film che aveva destato grande scalpore ai suoi tempi.La prima osservazione di Moretti è stata che non si aspettava quel successo così improvviso. Molti esordi recenti, ha notato, sembrano fallire miseramente, mentre Ecce Bombo si era imposizione come un fenomeno assoluto. Alcune ipotesi potevano spiegare questo fatto: la sua generazione, considerata troppo ideologica e seria, incapace di ridere di sé stessa; oppure il fatto che il film presentava un mix di elementi nuovi e innovativi. A questo proposito, Moretti ha condiviso un aneddoto interessante: prima della uscita nelle sale, i registi avevano l’abitudine di mostrare i loro film in piccole salette private. Ricordando una proiezione privata di Ecce Bombo nel quartiere Prati, Moretti ha raccontato che il produttore lo aveva descritto come “quel figlio più problematico”, un termine usato per descrivere le pellicole che davano maggiori preoccupazioni ai registi. Queste parole sembravano anticipare l’impatto culturale del film.Inoltre, Moretti ha notato che il pubblico in sala rideva anche quando non c’era ragione per farlo, ad esempio durante la scena in cui Mirko commenta una ragazza dicendo “è schizofrenica”. Tuttavia, al suo ritorno a guardare il film alla Mostra del cinema di Venezia nel 2024, ha notato che il pubblico più giovane non aveva risposto allo stesso modo.Altra ragione per cui Moretti si era aspettato un successo così cospicuo era la sua consapevolezza di rappresentare una piccola porzione della realtà (giovani di sinistra romani di piccolo-medio ceto). Egli riteneva che anche il pubblico più lontano per estrazione e condizione sociale potesse immaginarsi in quella realtà.Nel corso del loro colloquio, Moretti ha ricordato che Ecce Bombo era stato un film fatto con la generosità di tutti gli attori coinvolti. Egli aveva voluto mantenere il suo stile e la sua idea di cinema anche dopo aver lasciato la sfera del cinema d’arte, per passare a quella più “vera” del grande schermo.In conclusione, Moretti ha espresso la sua convinzione che Ecce Bombo continua ad essere un film attuale e capace ancora oggi di parlare ai giovani, diversi da quelli della sua generazione.

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