Una Generazione al Bivio: Adolescenza, Disuguaglianze e Futuro in Campania e in ItaliaL’Atlante dell’Infanzia a Rischio in Italia, nell’edizione 2024, dipinge un quadro complesso della condizione adolescenziale nel nostro Paese, con un focus particolare sulle disuguaglianze territoriali che affliggono la Campania.
Lungi dall’essere un ritratto statico, l’Atlante offre una fotografia di una generazione segnata da eventi traumatici come la pandemia, le sue conseguenze digitali e sociali, e ora chiamata a navigare un futuro incerto.
I dati rivelano una partecipazione culturale in calo tra gli adolescenti campani: solo il 46,4% legge libri al di fuori del contesto scolastico, un valore inferiore alla media nazionale.
Questa tendenza si riflette anche nella minor propensione a visitare musei, siti archeologici e a fruire di spettacoli teatrali e concerti, suggerendo una potenziale carenza di opportunità e stimoli culturali.
Un dato preoccupante è l’alta percentuale di adolescenti, uno su tre, che non pratica alcuna attività fisica, con un impatto diretto sul benessere fisico e mentale.
La diminuzione della popolazione adolescente è un fenomeno demografico a lungo termine, accentuato in Campania, dove il numero di ragazzi tra i 13 e i 19 anni rappresenta una quota sempre più ridotta della popolazione complessiva.
Questa tendenza, unita a tassi di dispersione scolastica elevati (17,6% in Campania, significativamente superiori alla media nazionale), solleva interrogativi cruciali sul futuro di questa generazione.
Il tasso di *early school leavers*, ovvero adolescenti che abbandonano prematuramente il percorso scolastico o formativo, è anch’esso allarmante, penalizzando ulteriormente le prospettive future.
Un aspetto particolarmente critico è la carenza di servizi di supporto per la salute mentale degli adolescenti.
Nonostante un aumento dei ricoveri ospedalieri per disturbi mentali, il numero di posti letto disponibili in neuropsichiatria infantile e adolescenziale rimane insufficiente, soprattutto in Campania, dove la situazione è tra le più critiche a livello nazionale.
La carenza di centri diurni, comunità terapeutiche e altre strutture di supporto post-ricovero acuisce ulteriormente il problema, limitando le opportunità di recupero e reinserimento sociale.
La crescente presenza di studenti stranieri nelle scuole italiane rappresenta una sfida importante, che richiede politiche inclusive e attenzioni specifiche per favorire l’integrazione e il successo formativo di tutti gli adolescenti.
La ridotta rappresentanza di studenti non italiani in Campania, e in particolare negli indirizzi liceali, sottolinea la necessità di affrontare le barriere culturali e linguistiche che possono ostacolare la loro piena partecipazione alla vita scolastica.
Save the Children, impegnata da anni nella promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, opera attraverso numerosi programmi, tra cui i “Punti luce” e il “Qui, un quartiere per crescere”, per contrastare la povertà educativa e offrire opportunità formative ed educative gratuite.
Il Movimento Giovani per Save the Children, coinvolgendo attivamente ragazzi e ragazze tra i 14 e i 25 anni, promuove il benessere mentale e il cambiamento sociale attraverso iniziative di *peer to peer* e azioni concrete a sostegno dei programmi nazionali.
La crescente consapevolezza da parte degli adolescenti riguardo alle tematiche legate alla salute mentale e al benessere psicosociale testimonia la necessità di investire in risorse e competenze per rispondere in modo adeguato alle loro esigenze.
In definitiva, l’Atlante dell’Infanzia a Rischio in Italia chiama a una riflessione profonda sulle disuguaglianze territoriali e sociali che affliggono la condizione adolescenziale, e sollecita un impegno collettivo per garantire a tutti gli adolescenti le opportunità di crescere, studiare, sperimentarsi e costruire un futuro migliore.







