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Angri ricorda D’Anna: cinquant’anni da un sacrificio per la patria.

A cinquant’anni dalla tragica scomparsa del brigadiere Gioacchino D’Anna, Angri, città natale, ha reso omaggio al suo sacrificio con una solenne commemorazione, un evento che ha richiamato l’attenzione su un capitolo oscuro della storia criminale italiana e sull’incrollabile dedizione di un uomo al dovere.

Il 8 settembre 1975, il brigadiere D’Anna, figura esemplare nell’Arma dei Carabinieri, pagò con la vita il tentativo di sventare una rapina in abitazione.
Un evento che segnò profondamente la comunità e che, a distanza di mezzo secolo, continua a evocare un sentimento di profondo rispetto e gratitudine.

La strada che costeggia il luogo del suo ultimo atto di coraggio porta il suo nome, un monito costante per le generazioni future.

La cerimonia, intrisa di commozione e solennità, si è aperta nel punto esatto dove il brigadiere D’Anna rese l’estremo saluto alla vita, accompagnato dalle note vibranti de “La Fedelissima”, eseguita dalla Banda dell’Arma.

La presenza del Generale di Corpo d’Armata Marco Minicucci, vice comandante generale dell’Arma, testimonia l’importanza nazionale del riconoscimento.

Il rito dello scoprimento della targa commemorativa ha rappresentato un momento di profonda riflessione.

Il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Filippo Melchiorre, e la vedova Carmela Mirra, accompagnata dalle figlie Annunziata, Carla e Maria, hanno condiviso la partecipazione e la responsabilità del ricordo.

L’intonazione della motivazione che ha meritato al brigadiere la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria e la Medaglia d’Argento al Valor Militare ha sottolineato il coraggio e l’eroismo che hanno contraddistinto la sua carriera.

La deposizione di una corona d’alloro, il raccoglimento silenzioso per tutti i caduti nell’adempimento del dovere e la benedizione spirituale impartita da Don Carlo Lamelza, Capo Servizio Assistenza Spirituale, hanno creato un’atmosfera di profondo rispetto.

La successiva Santa Messa, officiata nella Collegiata di San Giovanni Battista, ha elevato la commemorazione a un momento di riflessione religiosa e di preghiera per l’anima del brigadiere D’Anna.

La partecipazione di rappresentanti delle istituzioni amministrative, della magistratura, delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e delle organizzazioni sindacali militari, evidenzia il significato plurale e diffuso di questo momento di commemorazione.

Il concerto serale della Banda dell’Arma nei giardini di Villa Doria ha concluso la giornata, offrendo un tributo musicale all’uomo e al Carabiniere, un esempio di dedizione, sacrificio e incrollabile amore per la patria.
L’evento ha rappresentato un’occasione per riaffermare i valori di legalità, coraggio e servizio che il brigadiere D’Anna ha incarnato, lasciando un’eredità di ispirazione per la comunità e per le future generazioni di uomini e donne delle forze armate.

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