venerdì 1 Agosto 2025
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Caiazzo: Scoperto laboratorio di cannabis, arrestati padre e figlio

Nel cuore della campagna caiazzoese, un terreno di proprietà di padre e figlio, rispettivamente di 69 e 29 anni, si è rivelato un sofisticato laboratorio di coltivazione di cannabis.
L’irruzione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caserta ha portato all’arresto dei due uomini, già noti alle autorità per precedenti contestazioni, disposti ora agli arresti domiciliari con l’accusa di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi clandestine, possesso di munizioni non autorizzate e ricettazione.

La coltivazione, estesa su un’area di notevoli dimensioni, comprendeva ben 76 piante di marijuana, che si ergevano per un’altezza media di 1,5 metri.
L’impianto, ben più di una semplice coltivazione amatoriale, presentava caratteristiche di elevata professionalità: una recinzione elettrificata, elemento dissuasivo e barriera alla scoperta, e un sistema di irrigazione automatizzato, a testimonianza di una cura dedicata e di un’organizzazione volta a massimizzare la produzione.
L’operazione dei Carabinieri, frutto di un’attenta attività di osservazione e controllo del territorio, è stata preceduta da un periodo di monitoraggio, in seguito a segnalazioni di movimenti sospetti in una zona rurale isolata.
L’utilizzo di un drone, strumento tecnologico sempre più strategico nel contrasto alla criminalità organizzata, ha permesso di localizzare la coltivazione nascosta tra la vegetazione, superando le difficoltà poste dalla morfologia del terreno.
Durante il blitz, i militari hanno scoperto, occultata in un bidone di plastica, una pistola semiautomatica con la matricola abrasa, segno di un tentativo di eludere i controlli e rendere l’arma difficilmente rintracciabile.
La presenza di un colpo in canna e del caricatore con 15 proiettili sottolinea ulteriormente la pericolosità dell’attività illecita e la possibile destinazione dell’arma.

L’arresto dei due uomini e il sequestro delle piante di marijuana e dell’arma rappresentano un significativo successo nel contrasto alla coltivazione illegale di sostanze stupefacenti e alla criminalità organizzata, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’impiego di tecnologie avanzate per la tutela della legalità e la sicurezza del territorio.
L’episodio solleva interrogativi sulla capacità di alcuni individui di organizzare attività illecite in aree rurali apparentemente isolate, e sulla necessità di una vigilanza costante e capillare da parte delle autorità competenti.

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